I vini da degustare per scoprire le migliori espressioni altoatesine delle cinque varietà.
Pinot Bianco, Pinot Nero, Sauvignon, Chardonnay e Gewürztraminer rappresentano i vitigni sui quali il winemaker Hans Terzer della Cantina San Michele Appiano, dopo un lungo processo di ricerca e progressiva evoluzione della viticoltura altoatesina, ha puntato per raggiungere l’eccellente qualità oggi riconosciuta a livello nazionale e internazionale. A rappresentanza di ognuno, Terzer suggerisce i vini San Michele Appiano da degustare per poter scoprire ed apprezzare la migliore espressione delle cinque varietà.
Pinot Bianco, Pinot Nero, Sauvignon, Chardonnay e Gewürztraminer. Sono questi i vitigni di punta della Cantina San Michele Appiano, realtà vitivinicola leader in Alto Adige che ad oggi conta 385 ettari vitati, distribuiti nel comune di Appiano e dintorni. È il perfetto connubio tra la zona di coltivazione, il clima, il terreno e il sapiente lavoro manuale dei 320 soci della cantina e del winemaker, ad aver permesso alle cinque varietà di esprimere al meglio il proprio potenziale, raggiungendo la straordinaria qualità che caratterizza tutti i vini San Michele Appiano.
Ognuno dei vitigni di punta della Cantina San Michele Appiano ha una storia che mette in evidenza l’importanza della natura, nell’offrire i presupposti per una produzione di qualità e dell’uomo, nel comprendere il modo migliore per metterla in atto.
Così è stato per il Pinot bianco, vitigno poco considerato in Alto Adige in termini di qualità alla fine degli anni ‘70, al quale si è potuto dare nuovo valore, grazie alla scelta di abbassare le rese e di migliorare la gestione del vigneto. Il vino che rappresenta al meglio questo vitigno è il Pinot Bianco Schulthauser, imbottigliato per la prima volta nel 1982: finemente fruttato e fresco, dotato di cremosa morbidezza e di spiccata acidità e ottenuto da uve provenienti dai vigneti in zona „Schulthaus“, sopra Castel Moos ad Appiano Monte, è oggi un vino tra i più conosciuti nel panorama altoatesino.
Il Sauvignon è il vitigno prediletto dal winemaker della Cantina San Michele Appiano. In un momento storico in cui in Alto Adige ve ne era pochissima traccia, Hans Terzer lo scoprì per puro caso, in un impianto situato in una piccola vallata accanto a un ruscello durante l’assaggio di uve di Pinot Bianco. Decise di lavorare le uve di Sauvignon separatamente e di iniziare un lungo processo di ricerca ed esperimenti, che portò il Sauvignon ad affermarsi così in tutta la regione. Il vino più famoso della Cantina San Michele Appiano è, non a caso, il Sauvignon Sanct Valentin: nato nel 1989 e prodotto con singole e selezionate parcelle situate sui pendii ai piedi del massiccio della Mendola, è il vino più importante della linea e il più premiato. Fruttato, con eccellente mineralità e persistenza, completo.
Il Pinot Nero è il vitigno più nobile e difficile con il quale la Cantina ha voluto mettersi più volte alla prova, consapevole dell’esistenza di terreni vocati, seppur giovani, nella zona di Appiano Monte, che avrebbero risposto positivamente alle esigenze di questa particolare varietà. Nel 1995 il Pinot Nero entra ufficialmente nel marchio Sanct Valentin, diventando il vino rosso più importante della Cantina: prodotto solo con uve delle vigne migliori e delle piante più antiche, il Pinot Noir Riserva Sanct Valentin si distingue per struttura, equilibrio e tannini fini e possiede uno straordinario potenziale di invecchiamento.
La scelta di seguire una strategia basata su “rese improntate sulla qualità”, si rivelò vincente anche nel caso di un altro vitigno internazionale a bacca bianca, lo Chardonnay. In merito a quest’ultimo, Hans Terzer capì che la coltivazione in collina non permetteva al vitigno di esprimersi a livelli qualitativamente eccellenti e così, grazie alla decisione di abbassare gli impianti ad un’altitudine di 400 m, ebbe l’opportunità di essere tra i primi enologi altoatesini ad imbottigliare lo Chardonnay in purezza. Le uve che danno vita allo Chardonnay Sanct Valentin provengono da microzone selezionate del comune di Appiano e, proprio per questo, il vino è dotato di notevole fragranza ed eleganza, oltre ad un eccellente potenziale di invecchiamento.
Tra i vitigni più coltivati della regione e tra i più memorabili nel pa
norama viticolo mondiale, il Gewürztraminer è stato riconosciuto ben presto dalla Cantina San Michele Appiano come la varietà caratteristica per eccellenza, grazie all’intensa natura aromatica delle sue uve. Nel 1986, infatti, il Gewürztraminer entra nel marchio Sanct Valentin: il Gewürztraminer Sanct Valentin si caratterizza per un bouquet intenso e complesso, ricco di profumi e aromi fruttati e speziati. Si distingue per piacevolezza e garantisce anche dopo molti anni una beva incantevole.
Tutti i vini monovitigno di San Michele Appiano rispecchiano la profonda conoscenza delle molteplici e diverse varietà. Una conoscenza che Hans Terzer non smette mai di perfezionare, promettendo brillanti produzioni future che sapranno stupire winelovers ed appassionati.