Nelle dolci colline di Radda in Chianti, borgo affascinante in provincia di Siena, si estendono i vigneti che danno vita ad alcuni dei vini più celebrati d’Italia. Benvenuti nel regno del Sangiovese, un territorio dove la famiglia Manetti ha scritto una storia di passione e dedizione vinicola che affonda le sue radici negli anni ’60.
La storia della famiglia Manetti inizia a Poggibonsi, quando Sergio Manetti, padre di Martino, proprietario di un’industria metallurgica produttrice di lamiere per elettrodomestici, decise di cambiare vita. Fu nel 1967 che, in un’asta poco frequentata, riuscì ad acquistare una tenuta nella zona del Chianti a un prezzo irrisorio. Da quell’anno, la tenuta divenne la culla di una nuova impresa vitivinicola, con la produzione del primo vino nel 1971.
Le vigne della tenuta si estendono su 20 ettari di terreno principalmente composto da galestro, suddiviso in nove zone: Le Pergole Torte, Montevertine, Il Sodaccio, Il Casino, Selvole, Pian del Ciampolo, La Casa, Docciola e Villanova. Il Sangiovese domina incontrastato con il 90% delle viti, mentre il restante 10% è costituito da Colorino e Canaiolo, vitigni tradizionali che rafforzano l’identità del territorio.
I vigneti sono coltivati secondo metodi tradizionali e innovativi: il sistema Guyot per le vigne più vecchie e il Cordone speronato per i nuovi impianti. Dal 2009, la gestione dei vigneti è completamente biologica, con l’inerbimento dei filari e l’uso di compost aziendale per la concimazione.
I Vini della Famiglia Manetti degustati
Pian del Ciampolo 2022 è un Sangiovese in purezza, fermentato in vasche di cemento per 25 giorni e successivamente affinato per 12 mesi in botti di rovere di Slavonia.
La 2022 annata di grande piacevolezza di beva, che ha integrato una giusta dose di morbidezza rispetto ai sangiovese più freschi e austeri.
L’annata 2004 dimostra invece una sorprendente freschezza dopo 20 anni, con un tannino fine che esalta le caratteristiche del Sangiovese.
Montevertine è il vino storico della cantina, prodotto dal 1971. Composto al 90% da Sangiovese e al 10% da Colorino e Canaiolo, fermenta per 21 giorni in vasche di cemento dove segue la fermentazione malolattica e poi matura per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia, un legno che conferisce al vino una struttura elegante senza sovrastare le note fruttate e floreali del Sangiovese. Successivamente, il vino riposa per altri tre mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.
La 2021 si presenta con un colore rosso rubino intenso, al naso, offre un bouquet complesso e raffinato di frutti rossi maturi, ciliegia, e note floreali di viola. Al palato si distingue per freschezza ed eleganza. I tannini sono fini e ben integrati, contribuendo a una struttura equilibrata. Le note di frutta rossa sono accompagnate da un’acidità vibrante, che dona al vino una lunga persistenza e una piacevole bevibilità.
L’annata 1999, un vino di 25 anni, rivela ancora un colore rosso rubino, che tende al granato, equilibrato, con una freschezza e morbidezza che sono quasi atipiche per il vitigno e sfumature speziate e terrose che emergono con il tempo.
Montevertine è un vino versatile che si abbina splendidamente con molti piatti della tradizione toscana. È ideale con carni rosse, cacciagione, e formaggi stagionati. Perfetto anche con primi piatti saporiti come la pasta al ragù di cinghiale preparata dalla famiglia Manetti in occasione della mia visita.
Infine Pergole Torte: “icona” del Sangiovese di Toscana, si è sempre distinto grazie alle etichette artistiche opere d’arte di Alberto Manfredi. Un elemento da collezione che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Prodotto per la prima volta nel 1977, è stato il primo Sangiovese in purezza vinificato nella zona di Radda in Chianti. Le uve provengono dai vigneti storici piantati tra il 1968 e il 1999.
La fermentazione alcolica avviene in vasche di cemento per circa 25 giorni. Durante questo periodo, il vino svolge anche la fermentazione malolattica, un processo che contribuisce ad ammorbidire l’acidità naturale del Sangiovese e a sviluppare una maggiore complessità aromatica. Dopo la fermentazione, Pergole Torte matura per un anno in barrique di rovere Allier e per un ulteriore anno in grandi botti di rovere Slavonia. Questo doppio passaggio in legno conferisce al vino una struttura robusta e una gamma di aromi complessa. Infine, il vino riposa per altri tre mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.
La 2021, si distingue per il suo colore rosso rubino brillante. Al naso, offre un bouquet intenso e complesso, con note di ciliegia, frutti di bosco, e sfumature floreali di violetta, accompagnate da sentori di spezie dolci, tabacco, e cacao derivanti dalla maturazione in legno. Al palato, è di grande eleganza e struttura. I tannini sono setosi e ben integrati, offrendo una sensazione di pienezza e rotondità. Le note fruttate sono bilanciate da un’acidità vivace, che dona al vino una lunga persistenza e un finale armonioso.
La 2014 si distingue non solo per la qualità e la finezza del vino. Questa annata si è distinta per la sua freschezza e la sua finezza. Nonostante le condizioni climatiche non ottimali, il vino ha mantenuto una grande eleganza e complessità, con una ottima capacità di invecchiamento. Pergole Torte si presta magnificamente a essere abbinato con piatti ricchi e saporiti. È perfetto con carni rosse alla griglia, brasati, e arrosti. Si abbina perfettamente anche con selvaggina, come il capretto stufato che abbiamo gustato e con formaggi stagionati. Con il suo profilo sensoriale ricco e raffinato, Pergole Torte continua a essere una delle massime espressioni del Sangiovese e un punto di riferimento per gli appassionati di vino di tutto il mondo.
La famiglia Manetti, con la sua dedizione alla tradizione e alla purezza del Sangiovese, ha creato un’eredità vinicola che resiste al passare del tempo e alle mode. I loro vini, autentica espressione del territorio del Chianti, continuano a incantare e a rappresentare l’eccellenza della viticoltura toscana.