Una novità assoluta per il panorama vitivinicolo: l’Azienda Agricola Biologica Marco Carpineti ha inaugurato “Limito”, il vigneto labirinto più grande al mondo. Questo progetto eccezionale, che unisce agricoltura, arte e design, è stato ufficialmente svelato all’inizio del mese di giugno e promette di diventare un’attrazione imperdibile per gli amanti del vino e della natura. La presentazione avvenuta il 6 giugno scorso, è stata organizzata dalla famiglia Carpineti con la collaborazione di Livia Belardelli, che ha curato in ogni dettaglio l’ospitalità.
Un Paradiso Naturale Trasformato in Arte
Immaginate un altopiano a 500 metri d’altezza, immerso nella natura selvaggia, contornato da boschi, cielo e mare in lontananza. Siamo nella Tenuta Antoniana dell’Azienda Agricola Biologica Marco Carpineti, tra i Comuni di Bassiano, Sezze e Sermoneta. Questo paradiso naturale, composto da boschi, laghetti e vigneti di Bellone, Abbuoto e Nero Buono, è ora anche la sede di Limito, un innovativo progetto di Land Art che offre una nuova interpretazione del vigneto.
Un progetto dal design unico
Limito nasce su una porzione di vigna di circa tre ettari e rappresenta una vera e propria opera di design. Il labirinto è composto da un elaborato disegno che ospita due spirali e un intricato percorso, il tutto avvolto da un turbinio di onde. Questa configurazione non solo offre un’esperienza visiva straordinaria, ma abbraccia e accoglie chiunque si avventuri al suo interno. L’idea, affidata allo studio dell’architetto paesaggista Fernando Bernardi, ha richiesto circa cinque anni per essere portata a compimento. Nel 2019, Paolo Carpineti esprimeva le sue idee e Fernando, cercando di interpretarle, iniziò a delineare le prime linee per dare forma a ciò che oggi è un’opera unica. Nel 2020 furono impiantate le viti che avrebbero dato vita a questo progetto.
Un Vigneto inclusivo e accogliente
L’idea alla base di Limito è quella di creare un vigneto inclusivo e accogliente, che possa essere attraversato e vissuto liberamente da chiunque. “Generalmente un filare è composto da un punto A e un punto B, non c’è modo di attraversarlo come vuoi. A me questa cosa ha sempre dato un senso di scarsa accoglienza. Penso che un vigneto debba essere un luogo ospitale che ognuno può attraversare e vivere come vuole“, racconta Paolo Carpineti, che tra i filari ci è letteralmente nato.
La filosofia della Famiglia Carpineti
La famiglia Carpineti, nota per la sua dedizione alla viticoltura biologica e sostenibile, ha voluto con Limito esprimere una filosofia di vita e di lavoro che privilegia l’inclusività e l’armonia con la natura. Questo progetto non è solo un’attrazione turistica, ma una metafora della vita stessa, rappresentando bellezza, arte e creatività in una forma accessibile a tutti. Visitare Limito significa immergersi in un’esperienza sensoriale unica. I visitatori possono percorrere i sentieri del labirinto, scoprendo angoli nascosti e godendo della vista mozzafiato sulla campagna circostante. Ogni angolo del labirinto è pensato per offrire un’esperienza diversa, stimolando la riflessione e la connessione con la natura.
“Perdersi per ritrovarsi”, questo è il motto che distingue questo labirinto inteso come luogo fisico e spirituale in cui ritrovare se stessi. La percezione della bellezza di questa opera è ancor più entusiasmante grazie all’altalena posta nel cuore del labirinto, dove i visitatori possono godere di un momento di pura serenità. Anch’essa un’opera nell’opera il cui nome è OTIUM, ovvero ozio in latino che è una istallazione di Land Art realizzata da Alessio Pistilli ed è rappresentata da un ovale di acciaio inox che riprende il logo della Cantina Carpineti e si staglia sull’altopiano della Tenuta Antoniana.
Un nuovo motivo per visitare l’azienda
Le visite possono essere fatte a cavallo, in e-bike o con le Land Rover Defender personalizzate con il logo LIMITO, un mezzo di trasporto perfetto, combinando la capacità del fuoristrada con l’eleganza e la raffinatezza di una vettura di lusso. Marco Carpineti ci ha tenuto a sottolineare l’importanza dello sviluppo del territorio facendo rete con gli altri produttori in sinergia e sintonia nel promuovere le tipicità che un territorio così ricco sa offrire.
Oltre alla sua valenza artistica, Limito riflette l’impegno della famiglia Carpineti per la sostenibilità ambientale. La gestione biologica dei vigneti e l’uso di pratiche agricole rispettose dell’ecosistema locale sono al centro della filosofia aziendale, dimostrando che è possibile unire tradizione e innovazione in modo sostenibile. L’intero progetto è stato pensato e realizzato con un occhio di riguardo per l’ambiente, utilizzando materiali naturali e tecniche agricole che minimizzano l’impatto ecologico.
Il futuro è vicino
Il successo iniziale di Limito ha già portato la famiglia Carpineti a considerare ulteriori sviluppi e ampliamenti del progetto. Le idee future includono l’organizzazione di eventi culturali e artistici all’interno del labirinto, come concerti, mostre d’arte e performance teatrali, che possano arricchire ulteriormente l’esperienza dei visitatori, promuovendo anche i valori di sostenibilità, inclusività e connessione con la natura. Limito è destinato a diventare una meta imprescindibile per gli appassionati di vino e per chiunque desideri esplorare un nuovo modo di vivere e apprezzare la bellezza del mondo naturale.