In uno spazio surreale, un incanto di vigne e colline dove il sole bacia la terra e il vento sussurra tra i filari, due donne, una lombarda e l’altra campana, si incontrano, animate da una grande passione comune: il profondo amore per il vino, nettare che unisce e racconta storie di terre e di popoli. Le chiameremo scherzosamente “Le Moscatine”. La lombarda, con il cuore colmo dei profumi delle Alpi e dei laghi, porta con sé il segreto del Moscato di Scanzo, un tesoro liquido della Cantina Pagnoncelli, custodito con cura e devozione. La campana, cresciuta in costiera amalfitana, conosce ogni sfumatura dei vini eroici, vulcanici, ogni nota fruttata e minerale che rende unica la sua terra.
Decidono di unirsi, non solo come amiche, ma come ambasciatrici delle eccellenze enogastronomiche delle loro regioni. Insieme, tracciano un cammino che va dalle colline bergamasche fino ai vigneti campani, intrecciando tradizioni e innovazioni, storia e futuro. Il loro progetto non è solo una celebrazione del vino, ma un inno alla cultura, alla dedizione, alla passione che si respira in ogni grappolo d’uva.
Le due donne artefici del progetto sono Alessandra Napolitano e Sabrina Pecis. “Pensieri Divini” è il loro ambizioso progetto, è un inno al gusto e alla convivialità. Il Moscato di Scanzo diventa il simbolo del loro sodalizio. Con le sue note dolci e speziate, con il suo colore rubino che brilla come un gioiello al tramonto, questo vino incarna la bellezza e la raffinatezza della Lombardia. Ogni calice racconta di giornate assolate, di mani che lavorano con amore, di una cantina che è molto più di un luogo, ma un vero e proprio tempio del gusto. Con determinazione e grazia, queste due donne si fanno portavoce di un’arte antica e sempre nuova, diffondendo nel mondo le eccellenze delle loro terre, una bottiglia alla volta.
Gli ospiti sono stati accolti nel Le Radici Lounge di Battipaglia (SA) con garbo e grande ospitalità creando un’atmosfera conviviale. La selezione dei prodotti della cantina Pagnoncelli (birre e vini) è stata magistralmente abbinata a una serie di piatti gourmet, ideati per esaltare le caratteristiche uniche di ogni etichetta. L’enologa Francesca Marano e iI sommelier Gianmarco Memoli hanno guidato i presenti attraverso un viaggio sensoriale, descrivendo con passione e competenza ogni prodotto, dalla freschezza delle birre bianchi alla complessità dei vini.
La degustazione è stato un viaggio con crescente complessità partendo dalla profumata Birra Sirio ottenuta con aggiunta di Moscato Giallo, con note fruttate di uva, mango, pesca e richiami ad un leggero pepato. La gasatura è delicata e fine e in bocca l’attacco è fresco, non molto strutturata persistente con aromi di spezie e vegetali. Intrigante l’abbinamento fatto con prodezza con una bruschetta al burro e alice salata.
L’ambrata IGA Persis al Moscato di Scanzo presenta una grana fine e persistente. Il naso è reso suadente da profumi tipici del Moscato di Scanzo con la frutta rossa, miele di castagno, liquirizia e leggera speziatura pepata. L’abbinamento è stato sapientemente studiato servendo una bruschetta a base di lardo di colonnata. L’attacco amaro, l’effervescenza della birra e l’aromaticità hanno equilibrato la bocca in maniera armoniosa.
Piacevolissima sorpresa è stato il vino da tavola Ombra Rossa, inizialmente prodotto solo per consumo familiare, ma che ha riscosso talmente tanto successo da indurre la cantina Pagnoncelli ad aumentarne la produzione. Il suo uvaggio vede Merlot al 90% e Moscato di Scanzo al 10%. Colore rubino carico. Limpido e consistente, con profumi di rosa, viola, frutti rossi. Caldo, persistente, di grande corpo.
La morbidezza e l’aromaticità del vino lo hanno reso perfetto per accompagnare anche i cibi proposti dalla pregiatissima cucina del Radici Lounge: mortadella su focaccia, bruschette al pomodoro con origano e olio evo e tagliere di formaggi di varia stagionatura.
L’ultimo atto lo ha giocato la perla, il Moscato di Scanzo, un vino passito dolce e avvolgente, perfetto per accompagnare momenti di meditazione e contemplazione, un nettare di colore rosso rubino intenso e vivace che invita a rallentare il ritmo frenetico della quotidianità e a riscoprire la bellezza dei piccoli piaceri della vita.
Profumo intenso ed equilibrato rende il naso ampio ed elegante con i suoi sentori di rosa passita, frutta rossa in surmaturazione, in particolare marasca, prugna, spezie come cannella, garofano, pepe. Si completa e persiste con richiami al tabacco, cioccolato e nette note balsamiche. Anche al palato il passito risulta elegante e straordinariamente persistente, con un lungo finale sulle note balsamiche e dolciastre.
Storicamente il Passito di Moscato di Scanzo si degusta a fine pasto, preferibilmente da solo o accompagnato da pasticceria secca, come proposto dal Radici Lounge con cantucci e gelée variamente speziate, ma può sicuramente deliziosamente accompagnare anche a piatti salati come i formaggi erborinati o stagionati.
Una particolare menzione merita il profumatissimo e fresco cocktail a base di Passito di Moscato di Scanzo che con estrema bravura Giovanni Curcio, in arte Johnny, il bartender del Le Radici Lounge, ha preparato per l’occasione.
L’intera squadra delle “Moscatine”, con il loro spirito indomito e il loro sguardo rivolto al futuro, mettendo a frutto la loro passione e missione, organizzano eventi, degustazioni, percorsi sensoriali che avvicinano le persone alla magia del vino. La Lombardia e la Campania si fondono in un abbraccio enologico, dimostrando che la bellezza delle differenze può creare armonie straordinarie.