Intervista ad Antonella Amodio autrice del libro Calici&Spicchi

N.d.r. pubblichiamo con piacere l’inserto del giornalista Gaetano Cataldo con l’intervista completa ad Antonella Amodio, dopo il successo editoriale del suo libro Calici&Spicchi, che vedrà presto un seguito con l’Atlante della Pizza e del Vino con proposte intriganti provenienti anche dall’estero.

Laureata in Scienze Umanistiche, giornalista e critico enogastronomico, Antonella Amodio è chiamata a presiedere a numerosi concorsi, collaborando con diverse testate giornalistiche nel diffondere la cultura del vino, della buona cucina, tra pizzerie e ristoranti. È stata allieva di Gualtiero Marchesi, grazie al quale ha affinato le tecniche culinarie Tra i vari titoli acquisiti e con tante esperienze maturate nel settore, conta un master in botanica con approfondimento delle erbe aromatiche, nonché il diploma di Bibenda Executive Wine Master della Fondazione Italiana Sommelier. Runner, maratoneta e tifosa dello sport in generale, Antonella ha percorso in lungo e largo il mondo a piedi con lo zaino sulle spalle mangiando pizze nei posti più disparati.

Da sinistra Nello Ferrigno direttore di Inprimanews, Antonella Amodio autrice di Calici&Spicchi e Gaetano Cataldo giornalista autore di 20Italie

Il suo libro Calici&Spicchi nasce per guidare i lettori in viaggio fatto di sapori ed emozioni, gustando appieno le eccellenze del territorio. Un testo unico al mondo, il primo del suo genere, dedicato al connubio pizza e vino, un armonico abbinamento che riesce ad esaltare e nobilitare uno dei piatti più conosciuti della tradizione partenopea e della Campania più in generale.

Il libro firmato dall’autrice Antonella Amodio, la cui prefazione è curata da Luciano Pignataro, svolge la propria funzione arrivando al cuore del lettore, senza creare l’imbarazzo in chi si avvicina per la prima volta al mondo del vino. Una maniera “smart & pop” di orientare senza forzature, riuscendo ad abbinare ad oltre cento pizze il vino più indicato, da un bianco delicato a un rosso corposo, passando per la freschezza e leggerezza di un rosato alla vivacità delle bollicine. Insomma uno strumento agile ed indispensabile, per appassionati e per esperti del gusto, per imparare a scegliere il vino giusto per la pizza del momento, con erudita competenza ma senza obbedire troppo alle regole.

Antonella Amodio scrittrice e giornalista

Benvenuta Antonella, per i lettori di 20Italie le vorremmo rivolgere qualche domanda

Da dove è nata l’idea del libro?

Dai ricordi di famiglia e dal profumo del pane fatto in casa anzitutto. Provengo da una famiglia contadina, dotata del forno a legna e quindi, sin da piccola, legata ai rituali e alle tradizioni della buona tavola e di ingredienti sani. Il libro è una mia maniera di restituire alla nostra memoria storica il legame dimenticato tra il vino e la pizza, che esiste da sempre.

Altre fonti di ispirazione?

Semplicemente mia madre. La mia passione per il vino alla fine ha coinvolto anche lei, accendendone la curiosità: mi chiedeva spesso cosa potesse abbinare ai suoi piatti, diventando un po’ la sommelière di fiducia delle sue amiche. Da questa esperienza familiare ho voluto trarre l’importanza di avvicinare le persone al vino con il mio libro anche con semplicità e leggerezza.

Un po’ come parafrasare Einstein… se riesci a farlo comprendere a tua madre vuol dire che hai capito cosa è il vino, insomma. La tua pizza preferita e abbinata a cosa?

Adoro la pizza provola e pepe con un Lacryma Christi rosso che abbia tutto il suo appeal vesuviano.

Ci parleresti dei tuoi abbinamenti prediletti con la pizza margherita e la pizza marinara? Anzi, magari due per ciascuna pizza, uno più territoriale e l’altro magari da altre regioni del vino…

Con la pizza margherita non ho dubbi: vino di Gragnano vivace e servito un po’ più fresco, ma anche un Ciliegiolo in purezza, magari ad una temperatura da rosato.

Per la marinara invece direi Piedirosso flegreo, per restare in Campania ed un Etna rosso, ma che sia Nerello Mascalese al 100% per favore.

E se dicessi pizza alla Nerano?

Direi anzitutto buonissima, poi che la berrei sia con un uvaggio bianco tipico amalfitano, a base di Fenile, Ripoli e Ginestra. Mi farebbe molto piacere proporre la Nerano anche con uno Chardonnay altoatesino d’alta quota, frutto di altrettanta viticoltura eroica, potente e armonico al tempo stesso.

Ma con una pizza all’ananas che beviamo?

Potremmo parlare anche di Sauvignon blanc, ma delle volte è il caso di suggerire anche l’acqua ed io con una pizza all’ananas la vorrei frizzante.

Ringraziando Antonella per averci raccontato dei suoi aneddoti familiari, per i suggerimenti e per le sue predilezioni, il profumo di pizza diventa sempre più insistente.

Domenico Fortino e Lorenzo Oliva titolari di Wip Burger & Pizza

Ed ecco il menu proposto durante la serata evento di presentazione di Calici & Spicchi presso Wip Burger & Pizza.

Iniziamo con una fresella di pane duro con caponata e pomodorino del Piennolo, olive taggiasche, capperi, sarde salate e melanzane sott’olio, arriva del prosciutto crudo 30 mesi e poi del culatello di suino nero casertano magistralmente tagliati a coltello da Carmine De Cristofaro, cortador stabiese, il tutto abbinato al Furore Bianco 2023 di Marisa Cuomo.

La prima pizza prende il nome di Sua Eccellenza ed è stata realizzata con farina di tipo ‘0’: in pratica una margherita condita con pomodoro rustico schiacciato a mano, mozzarella di bufala, scaglie di parmigiano, pepe in grani ed olio evo cilentano. A seguire una pizza guarnita con fior di latte di Agerola, pancetta aromatizzata al miele in tre cotture, carciofo, elemento da cui la tonda prende il nome, pecorino bagnolese e olio evo da mono cultivar di Ravece. Entrambe le pizze sono state abbinate al Costa d’Amalfi Rosato 2023 di Marisa Cuomo.

Andrea Ferraioli – Cantine Marisa Cuomo

La terza pizza proposta durante la degustazione, la Trame Estive, con impasto di farina tipo ‘1’ semintegrale, è composta da fior di latte di Agerola e la sua stracciata, lardo di razza casertana, fico, olio evo di Rosciola. Al termine una pizza molto intrigante in doppia cottura, chiamata Sensoriale, prima fritta e poi al forno: è stata fatto con un impasto di farina tipo ‘1’ al caffè, farcita con caprino spalmabile, tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo, scaglie di cioccolato fondente, sesamo tostato, olio evo aromatizzato all’arancia. Entrambe le pizze sono state abbinate al Furore Fiorduva 2022 di Marisa Cuomo.

Al termine della presentazione del libro Antonella Amodio ha accolto con piacere il dono di un formato magnum di Mosaico per Procida, celebre bottiglia che ha inaugurato l’Umanesimo del Vino, dando giusta motivazione per gli evidenti meriti di scrittrice per essere ambasciatrice dell’Enogastronomia campana.

Picture of Gaetano Cataldo

Gaetano Cataldo

È da un pezzo che scrive sul vino, e non solo! La consacrazione arriva nel settembre 2014 mettendo a segno la pubblicazione sulla rivista Vitae de “Il Vino unito al Mare”, ben prima degli underwater wines. Gaetano è amante dell’Oceano-Mare e del Mondo Vino tanto da farne una doppia esistenza: uno dei suoi mestieri l’ha condotto in molti luoghi del globo, al confronto con altre culture; l’altro gli ha insegnato a gustare ed apprezzare differenze e sfumature. Ufficiale di coperta ed F&B manager, Gaetano incarna e traduce il rapporto tra il Vino e il Mare, navigando e naufragando dolcemente tra scali marittimi e vigneti. Global e local al tempo stesso, per attaccamento alla sua terra, continua a indagare da eterno studente attraverso la cultura del Mare Nostrum, scoprendo Dioniso è stato anche in Giappone. Ha creato Mosaico per Procida assieme a Roberto Cipresso, ha portato la celebre bottiglia a sua Santità citandogli Giordano Bruno e, mentre erano tutti sbronzi, si è fatto nominare Miglior Sommelier al Merano Wine Festival. È sempre "un ricercato" per le Autorità dell'enogastronomia...

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