La Guida Slow Wine 2025 è stata ufficialmente presentata sabato 19 ottobre a Milano, durante un evento che ha riunito circa 500 produttori di vino da tutta Italia al Superstudio Maxi. La guida, già disponibile nello store di Slow Food Editore e presto in tutte le librerie, recensisce esclusivamente cantine che non utilizzano diserbanti chimici nelle loro vigne. Con un totale di 2000 aziende e 144 nuove entrate, la guida fotografa una realtà vitivinicola italiana in cui la sostenibilità e la cura per l’ambiente sono sempre più centrali, dimostrando come produttori e natura possano convivere in armonia senza compromessi.
Di fronte alle sfide poste dalla crisi climatica e dalle nuove tendenze di mercato – che vedono da una parte una crescente richiesta di vini di pronta beva e dall’altra un clima sempre più imprevedibile – gli esperti presenti all’evento hanno ribadito l’importanza di ricordare il legame tra calice di vino e territorio. Durante il convegno intitolato “Il mercato chiede vini di pronta beva, ma il clima la pensa diversamente”, Jeff Porter, sommelier e giornalista di *Wine Enthusiast Magazine* per il Nord Italia, e Luca Sarais, di Cantine Isola a Milano, hanno sottolineato che, al di là delle mode del momento e delle tendenze sul contenuto alcolico, il vino deve sempre raccontare la storia del produttore, del vitigno e del territorio di origine.
Porter ha inoltre specificato che, sebbene molti produttori guardino con preoccupazione al mercato statunitense, dove cresce la domanda di vini con meno alcol, questa non deve essere interpretata come una diminuzione della qualità. Piuttosto, si tratta di una ricerca di maggiore finezza e di equilibrio, e non di una preferenza uniforme per vini più leggeri: vini strutturati come Cabernet Sauvignon, Super Tuscan, Barolo e Barbaresco continuano a essere apprezzati. Porter ha esortato i produttori presenti a non avere paura di sperimentare, restando comunque fedeli alle tradizioni e al proprio terroir.
Anche Luca Sarais ha evidenziato come il cambiamento climatico stia richiedendo nuove accortezze non solo in vigna, ma anche nelle fasi successive della produzione. Ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare i consumatori su questi temi, per promuovere una cultura del vino più consapevole e attenta alle questioni ambientali.
In linea con l’evoluzione delle pratiche produttive e con i gusti dei consumatori, la Guida Slow Wine 2025 ha introdotto i Best Buy, che sostituiscono il precedente riconoscimento del Vino Quotidiano. Questo cambiamento non è solo un adeguamento tecnico, ma rappresenta un impegno per rendere la guida uno strumento utile a tutti, proponendo vini eccellenti non solo dal punto di vista organolettico, ma anche accessibili dal punto di vista economico. Giancarlo Gariglio, curatore della guida, ha sottolineato che questo approccio è radicato nel Manifesto di Slow Food del 1989, che parla del diritto al piacere come un diritto fondamentale per tutti.
Un altro aspetto cruciale della Guida Slow Wine 2025 è il requisito di non utilizzare diserbanti chimici in vigna per essere inclusi nella selezione. Federico Varazi, vice presidente di Slow Food Italia, ha spiegato che questo passo è fondamentale per promuovere un rapporto più armonico tra vino e ambiente, dove la natura non è vista solo come un elemento da proteggere, ma come una risorsa con cui cooperare per ottenere benefici economici e ambientali a lungo termine.
Nel corso della presentazione sono stati assegnati anche diversi premi speciali. Il Premio al Giovane Vignaiolo è andato a Luca Amerio della cantina piemontese Tenuta il Nespolo di Moasca, che si è distinto per aver rinnovato l’azienda di famiglia e per il suo impegno nella valorizzazione del Moscato secco, un’iniziativa che promette di cambiare l’enologia del Monferrato. Il Premio per la Viticoltura Sostenibile è stato assegnato alla cantina campana I Cacciagalli, un’azienda che pratica l’agricoltura biodinamica e che si distingue per il suo approccio sostenibile e innovativo, come il biolago balneabile alimentato da un sistema di fitodepurazione. Mirella Civitelli e Giulio Salvioni, della cantina La Cerbaiola – Salvioni di Montalcino, hanno invece ricevuto il Premio alla Carriera, per il loro impegno nella produzione di vini di qualità eccezionale, fedeli alla tradizione del Sangiovese di Montalcino.
Infine, è stato annunciato il prossimo appuntamento per gli amanti dei vini sostenibili: la Slow Wine Fair 2025, che si terrà dal 23 al 25 febbraio a Bologna in concomitanza con SANA Food. Questa manifestazione sarà la più importante fiera italiana dedicata alla produzione biologica, con l’obiettivo di promuovere pratiche agricole che tutelino il suolo e lo trasmettano alle future generazioni in condizioni migliori.
La guida Slow Wine 2025 è stata dedicata a Paolo Camozzi, storico vice curatore, scomparso prematuramente quest’anno. La dedica è stata accolta con un commosso applauso dai produttori presenti, un tributo alla sua passione e al suo contributo al mondo del vino.