Francia: nelle cantine della Regina ad Arbois con i vini di Jérome Arnoux

N.d.r. 20Italie ogni tanto spazierà anche oltre i confini nazionali; questo per evidenziare la bellezza dei territori e dell’enogastronomia anche estera e verificare la nostra assoluta bravura nel paragone, ad esempio, con i cugini d’Oltralpe. Buona lettura.

Jura. Una regione di Borgogna – Franca Contea al confine con la Svizzera, famosa per le bellezze naturalistiche, per aver dato i natali a Louis Pasteur e per gli ottimi vini che si producono.

Ad Arbois, in rue de Bourgogne 5, è possibile visitare un’autentica meraviglia: la cantina della regina Giovanna. La costruzione in stile gotico datata 1322 fu voluta da una delle figlie dei Duchi di Borgogna, Giovanna appunto, che fu regina di Francia dal 1316 al 1322 e oggigiorno ospita le botti dei vini di Jérome Arnoux.

Jérome è originario di Montigny –les-Arsures, villaggio rinomato per il vitigno autoctono Trosseau. Dopo aver lavorato come chef de Cave da Stéphane Tissot,  ha dato vita al progetto Cellier de Tiercelines, scegliendo così di coltivare le uve pregiate dello Jura senza pesticidi o insetticidi: attualmente è in conversione biodinamica. I vini non vengono filtrati e si utilizzano solo i lieviti indigeni per le fermentazioni.

Jérome Arnoux

La degustazione, dopo aver ammirato la cantina sottostante, inizia con le bollicine: Elegance, un Cremant  in versione extrabrut , 50% pinot nero e 50% chardonnay  che colpisce per la fragranza dei profumi e il perlage fine. Segue ZD, un Cremant ottenuto da chardonnay, dosaggio zero che incanta per la cremosità e per la complessità del profilo olfattivo. Si intravvede come l’eleganza possa essere una caratteristica distintiva di questa cantina. La conferma arriva con gli assaggi successivi.

Rescape 2021 è un vino ottenuto dalle uve vendemmiate nonostante la terribile gelata, per cui andò perso l’80% del raccolto. Piacevoli e fresche note agrumate, cenni di vaniglia, una grande finezza.

Poulsard  Subtil 2022: varietà che regala vini con una trama tannica molto delicata e che viene interpretata magistralmente da Jérome. Le vigne sono allocate su argille del triassico, esposte a sud; la fermentazione avviene in tini con le bucce, a cui segue un affinamento  per 6 mesi. Al naso piccoli frutti rossi maturi e una note affumicata molto gradevole.

Trosseau Exception 2022: vitigno nativo del Jura. Le viti crescono su suoli calcarei del bajociano. La fermentazione avviene nei tini con le bucce a cui segue un affinamento in rovere per circa 6 mesi. Bella complessità al naso, con nuances di sottobosco e frutta matura; il tannino è presente e apprezzabile sebbene meravigliosamente integrato. Chiusura sapida, anche questo rosso è decisamente elegante!

Pinot Noir Revelation 2019: il vino affina un anno in botti di rovere di cui il 15% sono nuove; le viti crescono su terreni con una componente sia argillosa che calcarea. Il profilo  olfattivo è molto particolare, richiama la crème de cassis, il coriandolo, il corbezzolo. Trama tannica fine e lunga persistenza.

Savagnin Preambule 2021: se ne apprezza il varietale in purezza, non sottoposto all’effetto protettivo dei lieviti esprime le caratteristiche note di lici, agrumi, e una sfumatura erbacea. Chiusura iodata. Prezioso.

Blanc Tradition nasce dall’assemblaggio di 80% di chardonnay vinificato in botti di rovere e da un 20% di savagnin,  che rimane sotto il velo flor che si è creato lasciando le botti scolme, per ben 4 anni. Un vino gastronomico, ricco di profumi che vanno dalla frutta a pasta gialla, noce, vaniglia a cui si aggiungono note burrose; elegante equilibrio e finale lungo su note fruttate.

Savagnin 2018 permette di scoprire l’azione della permanenza, peraltro lunga almeno 30 mesi, sotto il voile. Frutta esotica, noce, mandorla, grande sapidità e persistenza .Un capolavoro. Grande potenziale di invecchiamento.

Vin Jaune 2016: questa tipologia di vini deve il suo nome al colore intenso ed è una tipica espressione di questa regione. Si produce esclusivamente con il savagnin, che rivela la propria anima dopo una lunga e particolare metamorfosi. Nativo della vicina Chateau Chalon, è prodotto nelle tre AOC Arbois, L’Etoile e Cotes du Jura. Dopo la fermentazione resta almeno 6 anni e 3 mesi nelle botti di legno senza alcun intervento da parte dell’enologo. Il processo, durante il quale si verifica una naturale evaporazione del vino, prevede la formazione di un sottile film sulla superficie grazie all’azione dei lieviti. Il bouquet di questi vini è assolutamente complesso, con sentori di noce, nocciola, mandorla e spezie. Dopo l’invecchiamento nelle botti viene imbottigliato nelle clavelin, speciali contenitori della capienza di 62 cl. Viene consigliata una temperatura di servizio tra i 14° e 18 °.

Vin de Paille: vino dolce prodotti con i migliori grappoli di tutte le qualità ( a esclusione del pinot nero) che vengono appassite sui graticci per 2 -3 mesi . Note di albicocca, cera d’api, miele, caramello e frutta candita. Una buona acidità compensa la dolcezza, regalando una ottima bevibilità. Viene abbinato con il foie gras e con i formaggi. Alla fine di Gennaio, nella regione si celebra la “Pressée du Vin de Paille” ed è una grande festa, che richiama molte persone, giornalisti e winelovers.

L’azienda di Jérome Arnaux dispone anche di appartamenti da affittare molto curati ed  eleganti , per un soggiorno ad Arbois davvero indimenticabile.

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Olga Sofia Schiaffino

Medico Psichiatra, stregata da Dioniso, sommelier dal 2013,degustatore ufficiale, miglior sommelier della Liguria 2019. Recentemente ho inoltre superato il Wset level 3 a pieni voti. Blogger, comunicatrice del vino, media partner. Operatore enoturistico certificato. Ideatrice della prima guida social "I vini del Cuore". Una passione per le storie del mondo del vino che alimento con visite, degustazioni, approfondimenti e studio... e che amo raccontare con la mia "penna virtuale".

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