Expo del Chianti Classico 2024

Da poco si è conclusa la 52esima edizione di “Expo del Chianti Classico” che è andata in scena dal 6 al 8 settembre 2024. Come consuetudine si è svolta nell’incantevole cittadina di Greve in Chianti. 

Un appuntamento ricco di Masterclass organizzate sia sul vino sia sull’olio extravergine d’oliva. Negli stand in piazza v’era la possibilità di degustare svariate etichette di Chianti Classico e non solo, presentandosi ai vari banchi d’assaggio degli espositori contraddistinti da UGA di appartenenza,  muniti di calice.

I vini in degustazione: ovviamente, Chianti Classico, nelle note tipologie: annata, riserva e gran selezione, oltre una selezione di vini bianchi, rosa e qualche  vinsanto provenienti da questo straordinario lembo di Toscana incastonato tra Siena e Firenze.

La triangolare piazza di Greve in Chianti, circondata da logge con al centro la statua di Giovanni da Verrazzano, garantisce al visitatore la possibilità di  degustare e parlare tranquillamente con gli espositori. Turisti provenienti da ogni parte del mondo, attirati dall’affascinante territorio toscano, noto per i suoi castelli, i panorami di rara bellezza e le vicine città d’arte.

Negli anni ‘70, questa manifestazione era “Mostra Mercato”, poi divenuta “Rassegna” e oggi “Expo”. Alcuni assaggi da me effettuati e apprezzati il 7 settembre.

Chianti Classico 2021 Az. “Querciabella”

Rosso rubino intenso, rivela sentori di rosa, violetta, ciliegia, mora e spezie orientali. Al palato è pieno ed appagante, avvolgente e armonioso.

Chianti Classico Riserva 2020 “Prunetti”

Rubino intenso, sprigiona sentori di lampone, ciliegia, fragola, tabacco, polvere di cacao e pepe nero;  gusto ricco e decisamente avvolgente, aggraziato e duraturo. Un peccato non aver assaggiato la selezione dei loro oli ottenuti con varie cultivar.

Chianti Classico 2019 Vigneto Boscone “Castello di Monterinaldi”

Rosso rubino con sottili riflessi granato, emana note di mora, prugna, mirtillo, amarena e rosa rossa che ben si fondono con nuance speziate. Tannino setoso, saporito e decisamente lungo.

Chianti Classico Riserva 2019 “Castellinuzza di Cinuzzi”

Giungono al naso note di ribes, fragolina di bosco, mirto, melagrana e tabacco. Sorso morbido e leggiadro, coerente e durevole.

Chianti Classico Gran Selezione 2019 La Corte “Castello di Querceto”

All’olfatto arrivano note di amarena, prugna, bacche di ginepro e tocchi balsamici. Completo, avvolgente e persistente.

Chianti Classico Riserva 2016 Le Stinche “Castello di Lamole”

Rubino dalle sfumature granato, rimanda a sentori di violacciocca, marasca, prugna, bacche di ginepro ed eucalipto. Voluminoso ed appagante.

Chianti Classico Gran Selezione 2015 “Pieve di Campoli”

Sviluppa note di frutti di bosco maturi, sottobosco, spezie ed erbe officinali. Al palato è soddisfacente e avvolgente, di buona struttura e lunga persistenza aromatica.

Chianti Classico Gran Selezione Alberello 2013 “Monte Maggio”

Granato trasparente, dal bouquet complesso. Si percepisce un pot-pourri floreale, con frutti rossi maturi, sottobosco, liquirizia e menta. Rotondo e generoso, coerente e decisamente lungo.

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Adriano Guerri

La passione per il mondo enoico è nata anni fa, lavorando in alcuni importanti Hotels d'Europa. Durante il mio soggiorno all'estero mi sono iscritto ad un corso vini ed al rientro in Italia, per approfondire meglio la mia conoscenza, ho frequentato i 3 livelli con Ais. Mi piace degustare, visitare aziende vitivinicole, calpestare le vigne ed assistere alle kermesse enoiche. Da qualche anno a questa parte scrivo articoli su blog e riviste enogastronomiche nazionali.

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