Consumando s’impara – la festa del consumo critico – si è svolta con grande successo di pubblico e partecipanti, lo scorso 15 ottobre a Padova, nella splendida Piazza della Frutta.
Un’appassionata decima edizione che ha visto presenti ben 120 cantine provenienti da Italia, Slovenia, Austria legate al mondo del vino naturale, dove è stato possibile interagire con i vignaioli e degustare la loro produzione.
Ecco alcune delle aziende che ho avuto il piacere di scoprire o di ri-scoprire
- Klinec: siamo nella Brda, al di là di quella linea invisibili che separa Italia da Slovenia. Un artista sia in vigna che in cantina. Pregevole il Gardelin, un pinot grigio macerato sulle bucce e affinato 36 mesi in botti di legno di acacia. Un esempio per tutti coloro che vogliono produrre orange wine.
- Enoteca La Caneva di Mogliano Veneto ha portato in degustazione vini davvero speciali tra cui la malvasia di Pietra.
- Tropfltalhof, azienda biodinamica dell’Alto Adige, ha presentato tra le altre referenze il RosèMarie, dedicato alla moglie, che vede un 15% di cabernet sauvignon e da un 85% di merlot a comporre il blend, vinificato in anfora. Un vino vivo, vibrante, succoso e piacevole alla beva.
- Dalla Liguria il filosofo del vino Andrea Kihlgren dell’azienda Santa Caterina pratica la biodinamica da sempre; i bianchi d aa vermentino e albarola, vinificate in purezza esprimono l’essenza del territorio. Giuncaro, un Igt Liguria di Levante, si compone di un 70% di friulano e un 30% di sauvignon: un assaggio molto particolare e degno di nota, preciso e pulito.
- Azienda Demarie ha presentato Sabbia, un vino da un blend di uve autoctone del Piemonte che crescono su terreni sabbiosi; macerazione sulle bucce durante la fermentazione e affinamento in legni francesi e un rifermentato davvero interessante, un inno alla gioia di nome Luigi.
- Insolente Vini produce vini in provincia di Verona con le uve provenienti da una sola vigna: lieviti indigeni, senza controllo della temperatura né filtrazioni: una nutrita selezione di pet nat, tra cui M E 3 annata 2019 da durella impiantata circa 45 anni fa e G E 3 sempre 2019, ottenuto da pinot grigio e durella.
- Asja Rigato, conosciuta alla manifestazione Sbarbatelle 2023, conferma la sua capacità di emozionare e lo fa con un rifermentato da moscato giallo, Flower Power, dall’etichetta sgargiante e dai profumi floreali e fruttati.
- Raina di Francesco Mariani ha portato l’Umbria all’ attenzione del pubblico; dal 2012 gestisce le vigne secondo i principi della biodinamica nel territorio di Montefalco. Campo di Raina è un sagrantino 100% che macera per circa 15 giorni e affina 12 mesi in acciaio e 24 mesi in botti di rovere, non è chiarificato né filtrato. Confettura di prugne e visciole, richiami terrosi e balsamici, fiori secchi , tannino scolpito e buon potenziale di invecchiamento.
- Podere Cipolla di Denny Bini si trova a Reggio Emilia e si è votato alla vinificazione da Lambrusco; il suo è un approccio artigianale, legato alle proprie tradizioni contadine. Levante Bianco 90 è un vino frizzante pet nat da spergola, malvasia e moscato. Brioso, fresco e profumato.
Insieme al buon vino erano in piazza 5 stand gastronomici a cure di altrettante enoteche di Padova; l’evento è stato magistralmente organizzato da “All’Ombra della Piazza” e Brutal e aspetteremo con curiosità il prossimo appuntamento.