Lo scenario è quello della Chianti Classico Collection, alla Stazione Leopolda. Il consueto appuntamento dove vengono presentate le anteprime del Chianti Classico Annata, Riserva e Gran Selezione che quest’anno coincideva anche con il centenario della nascita del Consorzio Vino Chianti Classico, con 480 produttori, con il decennale dalla nascita della Gran Selezione.
All’evento che ha ospitato oltre 200 produttori e 700 etichette, la suddivisione in stand è stata fatta in base alle undici UGA (Unità Geografiche Aggiuntive), approvate dall’Assemblea dei Soci del Consorzio nel 2021. Grazie alle UGA, Il territorio risulta suddiviso in zone di produzione più strette e dotate di maggiore omogeneità, aumentando la qualità e consentendo al consumatore di conoscere la provenienza delle uve. La menzione dell’UGA in etichetta al momento è però consentita solo per la Gran Selezione.
Delle undici UGA delimitate, Lamole, nel comune di Greve in Chianti, è in assoluto la più piccola, circa 1000 ettari totali, di cui solo 95 destinati alla viticoltura, meno dell’1% del totale della denominazione. Situata a ridosso del Monte San Michele, è anche il territorio dove le vigne raggiungono le altitudini maggiori, tra i 500 e i 625 metri e quindi una delle zone più tardive nella maturazione del Sangiovese. La presenza abbondante di boschi, anche sopra i 700 mt s.l.m. – limite massimo consentito dal disciplinare per l’impianto delle vigne – determina un microclima particolarmente fresco. Geologicamente parlando, Lamole è costituita da un’unica formazione il cosiddetto Macigno toscano, arenaria non calcarea che determina suoli con elevate percentuali di sabbia e PH inferiori a 7,5.
Tutto questo nel bicchiere si traduce in vini dai colori tenui, di struttura elegante e acidità meno incisiva rispetto ad altri areali.
Tra i produttori di Lamole presenti alla manifestazione abbiamo visitato Podere Castellinuzza di Paolo Coccia, cantina condotta dalla famiglia Coccia fin dal 1962, quando i terreni colonici messi in vendita dalla precedente proprietà, Montagliari & Castellinuzza di Cappelli, furono da loro acquisiti.
Paolo Coccia, settanta vendemmie all’attivo, e la figlia Serena conducono oggi l’azienda, che si estende su 9 ettari, di cui 3,5 coltivati a vigne, 2 a ulivi, il resto adibito a bosco di castagni.
I VINI IN DEGUSTAZIONE
Chianti Classico Docg, 2021
Vitigni: 95% Sangiovese e 5% Canaiolo
Vinificazione: vasche di cemento con macerazione di circa 14 giorni Matura in vasche di cemento per almeno 24 mesi e poi in bottiglia per 6 mesi.
Il naso è immediatamente agrumato per poi distendersi sulla classica ciliegia ancora croccante. In bocca è pulito, senza fronzoli, rivelando un tannino già perfettamente integrato.
Chianti Classico Docg Riserva 2021
Vitigni: 100% Sangiovese
Vinificazione: in vasche di cemento con macerazione di circa 14 giorni Matura in vasche di cemento per 24 mesi, poi in bottiglia per almeno 4 mesi. Le note olfattive rimandano all’iris, alla viola e a piccoli frutti di bosco. Il sorso giovane fa intuire un’evoluzione ancora lunga. Ed è solo un campione di botte…
Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019
La Gran Selezione di Poderi Castellinuzza celebra le vecchie vigne di sangiovese allevate ad alberelli su terrazzamenti in quota.
Vitigni: 100% Sangiovese Vecchie Vigne (Età vigneto: 130/150 anni)
Vinificazione: in vasche di cemento con macerazione di circa 14 giorni. Matura in vasche di cemento per almeno 24 mesi e poi in botte grande per 9 mesi, infine in bottiglia per 6 mesi Naso elegante e gentile che rimanda subito a sentori di acqua di rose, fragoline di bosco mature e poi ancora amarena e prugna. Il palato è pienamente energico, scattante, bilanciato in sapidità e freschezza, di una grande struttura, in cui il tannino risulta elegante e composto.