Esiste un luogo senza tempo, dove da 7 anni (non considerando lo stop forzato per la pandemia) si uniscono eccellenze enogastronomiche dai contorni tipicamente toscani. Per un attimo le lancette dell’orologio si sono fermate durante l’evento Chianina & Syrah, per non scandire il solito ritmo incalzante dello stress quotidiano.
La bellezza di un territorio come Cortona, patria del buongusto e del viver sano, con la sua storia, cultura, passione per il mondo agricolo e per l’accoglienza turistica da cui ne deriva, in gran parte, il benessere stesso dei cittadini.
Vittorio Camorri di Terretrusche e Stefano Amerighi, presidente del Consorzio di Tutela dei vini DOC Cortona, hanno saputo intercettare con maestria le sensibilità dei palati di avventori e specialisti del settore. Non è un evento da bosco e da riviera o una sagra godereccia, tutt’altro! La specializzazione gourmet si dimostra al calar della notte, nelle cene di gala, quando ci si ritrova al Teatro Signorelli, location incantevole come tanti altri teatri italiani, patrimonio della lirica e della musica classica.
L’occasione ideale per degustare, dopo una giornata spesa tra masterclass ed incontri con i produttori, le pietanze di chef stellati e attori primari della cucina nostrana accorsi dal richiamo irresistibile di Fausto Arrighi (già direttore della Guida Michelin per l’Italia) e di Annamaria Farina, splendidi nell’allestimento e nell’organizzazione di un servizio difficilissimo da eseguire visto il contesto speciale.
La Chianina proposta in ogni versione: dalla classica costata alla brace, all’hamburger, al bollito, per finire verso il quinto quarto tra trippa e lingua di cui siamo specialisti assoluti. E poi le salse ed i condimenti, l’utilizzo degli scarti nei brodi e sughi, per rivoluzionare il piatto e dare quel tocco di sapore alle materie prime più delicate.
Quest’anno è andato davvero tutto alla perfezione. Pochissime le “stecche” (trattandosi pur sempre di un palcoscenico). Molto snelle le varie fasi del programma, che potranno essere oggetto di ulteriori modifiche in futuro, ma già a buon punto di quadratura. Zero le pause morte, un ritmo serrato anche per noi giornalisti, divertiti e incuriositi da poter interagire con tanti viticoltori, con i colleghi Giampaolo Gravina, Leonardo Romanelli e Divina Vitale impegnati nelle degustazioni guidate sulle varie annate di Syrah, e sui territori vocati di Toscana, Sicilia e Cornas.
Approfondimenti utili a comprendere ulteriormente la magia di un vitigno migrante come la Syrah, che sa ben adattarsi ai luoghi dove viene coltivata e che necessita, in maniera imprescindibile, della mano umana per lasciarsi alle spalle nuance troppo rudi e rustiche e dirottarsi verso eleganze floreali, succose e speziate di grande longevità. L’Italia e Cortona stessa giocano un ruolo quasi alla pari con gli omologhi francesi. Il “quasi” è dovuto soltanto per la maggior esperienza dei cugini d’Oltralpe, che vantano ancora una piccola incollatura di vantaggio sui nostri.
Il Syrah toscano e siciliano, ad esempio, è molto mediterraneo, a tratti densamente materico, ancorato forse su retaggi di eccessiva maturazione del frutto, a discapito di agilità di beva e di toni più sinuosi che il varietale sa offrire. Le cose, però, sono nettamente diverse rispetto agli inizi del secondo millennio e già molti produttori hanno alleggerito il carico calorico e macerativo, prediligendo vinificazioni considerate “estreme”, a grappolo intero con presenza dei raspi.
Un metodo forse rischioso per altre varietà, ma amato dalla Syrah, a patto di farlo con dovuta saggezza e sempre padroni del proprio destino. In soldoni significa pulizia dei contenitori, scelta delle percentuali di uve da vinificare con tale tecnica e riposo in vetro per domare accenni erbacei o tannini robusti. Non esiste una formula uguale per tutti, ognuno ha già scritto o dovrà ancora scrivere la propria e proporsi all’esame insindacabile della critica e dei mercati.
Dalle valutazioni dell’Anteprima sarà Syrah segnaliamo alcuni assaggi davvero strepitosi, in un panorama in profonda crescita, complice annate equilibrate (su tutte 2021 e 2022) con acini integri e sani in cantina. Sono vini che hanno con sicurezza superato i 90/100. Lo faremo in ordine alfabetico come da scheda proposta dall’organizzazione.
Migliori assaggi di Syrah di Cortona
Cortona Doc Syrah 2020 Crano – Baldetti
Cortona Doc Syrah 2021 Terrasolla – Cantina Canaio
Cortona Doc Syrah 2021 L’Usciolo – Fabrizio Doveri
Cortona Doc Syrah 2021 Polluce – Chiara Vinciarelli
Cortona Doc Syrah 2022 Linfa – Fabrizio Dionisio
Cortona Doc Syrah 2021 Campetone – Il Fitto
Cortona Doc Syrah 2021 – Stefano Amerighi
Cortona Doc Syrah Serine 2020 – stefano Amerighi
Cortona Doc Syrah 2021 Bocca di Selva – Tenuta Angelici
Migliori assaggi di Syrah d’Italia
Toscana Syrah IGT Arnuta 2021 – Buccelletti cantina
Costa Toscana Syrah IGP 202 Suisassi – Duemani
Toscana IGT Varramista 2017 – Fattoria Varramista
Costa Toscana Syrah IGP Rosso 2020 La Costa – Giardini di Ripaversilia
Toscana Syrah IGT 2021 Gruccione – Il Querciolo
Valle d’Aosta Syrah DOP 2020 Coteau La Tour – Les Cretes
Toscana Igt Syrah 2020 – Podere Bellosguardo
Syrah Igp 2019 Mascarin – San Valentino
Piemonte Doc Syrah 2022 – Scarzella
Syrah Igp Terre Siciliane Siriki 2015 – Spadafora
Toscana Igt Syrah La Sirah 2020 – Tenuta Lenzini
2 commenti su “Chianina & Syrah a Cortona: dove la “ciccia” si sposa alla perfezione con il vino”
Complimenti all’ autore: competente, appassionato, bella penna
Caro Vincenzo complimenti ricambiati di cuore. Facciamo del nostro meglio. Anche te hai esperienza e competenza da vendere nel mondo del giornalismo enogastronomico, una soddisfazione che condivido con tutta la Redazione di 20Italie.