di Adriano Guerri
Una Doc costituita il giorno di San Valentino: la Denominazione Orcia DOC.
Relativamente giovane, è stata costituita il giorno della festa degli innamorati, più precisamente il 14 febbraio del 2000.
Voluta da alcuni produttori fondatori del Consorzio del Vino Orcia, con il preciso intento di salvaguardare e dare impulso all’immagine del vino e del suo incantevole territorio.
Il vitigno principalmente coltivato e utilizzato per la produzione dei vini è sua “maestà”, il Sangiovese. Fiore all’occhiello dell’enologia italiana, ha trovato un habitat ideale in tutto il centro Italia, dando origine a prodotti espressivi e di elevata qualità.
Vengono coltivate nell’intero areale anche altre varietà sia a bacca bianca che a bacca nera, autoctone e alloctone; su tutti Foglia Tonda, Colorino, Cabernet Sauvignon, Merlot e Trebbiano.
Varie le tipologie proposte: Orcia Bianco, Orcia Rosato, Orcia Rosso, Orcia Rosso Riserva, Orcia Sangiovese, Orcia Sangiovese Riserva e, per concludere, anche Orcia Vinsanto.
Storicamente la zona è sempre stata considerata un enclave vocato per la coltivazione della vite. Alcuni toponimi, come “Vignoni” e “Bagno Vignoni” ne sono una testimonianza.
Sia in epoca rinascimentale sia in tempi più contemporanei, tutti i poderi mezzadrili vantavano cantine ove il vino talvolta veniva lasciato a maturare a lungo, al fine di averne peculiarità qualitative migliori.
Seguite con cura tutte le fasi, dalla vigna, passando alla cantina ed alla commercializzazione. La costituzione della Doc è anche concisa con il cambiamento climatico e il conseguente innalzamento delle temperature, scongiurante la possibilità di gelate primaverili.
La zona di produzione dell’Orcia Doc è incastonata tra due grande denominazioni, ossia, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano, territori altamente vocati per famandi grandi vini rossi apprezzati e conosciuti in tutto il mondo.
I comuni ove viene prodotto questo meraviglioso nettare sono dodici nella denominazione, posti nella parte sud della provincia di Siena: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Trequanda. Parte, inoltre, dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
Una vasta area che presenta aspetti pedo-climatici molto variabili. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte sono notevoli. Il suolo è di origine marina, prevalentemente ricco di fossili, di argilla, di limo e di sabbia.
L’ammirevole paesaggio della Val d’Orcia, posto tra le dolci colline toscane, è iscritto dal 2 luglio del 2004 nella lista dell’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità. Secondo l’Unesco questa valle è uno straordinario modello di come il paesaggio naturale sia stato rimodellato nel Rinascimento e rappresenta gli ideali del “buon governo”.
Attraversata dal fiume Orcia al centro e caratterizzata da stupendi scorci, da dolci colline e da un buon numero di Borghi di origine medievale ha nel cipresso una delle sue piante più tipiche, accanto a oliveti, vigneti e campi di grano.
Oltre al vino, gli altri prodotti gastronomici sono i pici, i salumi di cinta senese, la carne chianina, lo zafferano, il tartufo bianco di San Giovanni d’Asso, il miele, le castagne e i funghi nella parte più vicina all’ antico vulcano, il pecorino di Pienza e l’olio extravergine d’oliva.
La valle è anche un importante parco naturale, artistico e culturale. Un’ambita meta turistica, attraversata dalla Via Francigena, che in passato veniva percorsa da pellegrini. Una strada che ti proietta dritto nel passato, ove il tempo sembra essersi fermato.
Ogni anno, nel suggestivo Borgo di San Quirico d’Orcia, in concomitanza con il ponte del 25 aprile, ha luogo l’Orcia Wine Festival, l’occasione ideale scoprire i vini di questa Denominazione.
I vitivinicoltori sono oltre 60, tuttavia, non tutti iscritti al Consorzio del Vino Orcia e tra i più attivi menzioniamo: Capitoni, Campotondo, Poggio Grande, Mascelloni Wine Estate Poggio al Vento, Valdorcia Terre Senesi, Bagnaia, Sassodisole, Vegliena, Tenuta Sanoner, Fattoria del Colle, Sante Marie di Vignoni, La Canonica, La Nascosta, Atrivm, Podere Forte, Podernuovo, Podere Albiano e Olivi Le Buche.
L’attuale Presidente del Consorzio è Giulitta Zamperini di Poggio Grande, succeduta a Donatella Cinelli Colombini artefice della rinascita dell’intero areale.
Lo slogan “Orcia il vino più bello del mondo” è tutto questo… e molto di più!