Bodegas Salado: tutta l’Andalusia in un calice

Siviglia, città del Flamenco e della Corrida, è una miscellanea di culture avvicendatesi in una terra unica e affascinante. Ma Siviglia è anche la capitale dell’Andalusia, rinomata non solo per il suo patrimonio culturale e architettonico, ma anche per la tradizione vitivinicola.

A Umbrete la strada mi porta a visitare Bodegas Salado, cantina bellissima dalla tradizione familiare che risale alla fine del 1800. La calorosa accoglienza mi fa sentire da subito a mio agio. L’enologo ci introduce nella coorte interna, circondata da muri di un bianco candido e, attraversato un cancello in ferro battuto, si entra nel cuore della Bodegas.

Tra bouganvillea dai fiori sgargianti e barrique impilate l’una sull’altra a formare la piramide del Metodo Solera, si passa attraverso la storia di famiglia con le antiche usanze e gli strumenti per la vinificazione utilizzati nel passato. Dalle testimonianze fotografiche si passa all’attuale processo di vinificazione con tutti i passaggi: dalla raccolta dell’uva, alla pressatura soffice, alla fermentazione in acciaio, e infine l’affinamento in legno. Nonostante io non conosca bene il castigliano, riesco a comprendere i racconti di Fran León, Sommelier Responsabile della Comunicazione aziendale, che mi spiega nel dettaglio i processi produttivi.

Sono passati più di 200 anni da quando Don Ramón Salado fondò le cantine nel 1810. Da allora, Bodegas Salado è rimasta nelle mani della famiglia. Siamo già alla sesta generazione! Una tenuta strategica: Las Yeguas, situata nell’Aljarafe sivigliano su terreni di albariza: qui da decenni viene coltivata con cura la varietà di uva autoctona sivigliana: la Garrido Fino. Una varietà che negli anni è  stata espiantata praticamente ovunque, mentre a Bodegas Salado è stata preservata, preservando così la propria identità.

Valorizzando la Garrido Fino, con essa è stato prodotto il primo spumante sivigliano, Umbretum, premiato come miglior vino in assoluto di Siviglia. I vini di Siviglia si abbinano perfettamente con la cucina locale. Il Garrito Fino è un abbinamento eccellente con lo Jamón ibérico, il famoso prosciutto spagnolo, le olive e i piatti di pesce come le sardine alla griglia. L’Amontillado e l’Oloroso si sposano bene con piatti di carne e formaggi stagionati, mentre il Pedro Ximénez è ideale con dolci a base di mandorle o cioccolato.

Cura e attenzione ai dettagli, sostenibilità e rispetto per il territorio, sono la filosofia dei Salado che da sempre adottano pratiche sostenibili e rispettose per l’ambiente. Il contatto diretto con i produttori consente ai consumatori di conoscere meglio il processo produttivo e di apprezzare appieno la passione e l’impegno che stanno dietro ogni bottiglia. Alla Bodegas Salado ho avuto  la percezione della tipica cantina a conduzione familiare che rappresenta un patrimonio culturale e vitivinicolo di grande valore, caratterizzato da tradizione, qualità, sostenibilità e un forte legame con il territorio e la comunità locale.

Vino Fino o Garrido Fino, é un tipo di vino morbido, chiaro e leggero, molto apprezzato e consumato a Siviglia. La degustazione di M de Salado è un bianco macerato non filtrato che si presenta volutamente con deposito sul fondo e regala profumi di pesca e frutta esotica. Vino immediato, piacevole e beverino.

Finca Las Yeguas 2022, uva Garrido Fino con una gradazione di 12º Vol. è limpido e brillante, con affascinanti riflessi verdognoli e delicate sfumature dorate. Al naso, è caratterizzato da intense note di frutta verde e gialla, evocando la dolcezza e freschezza della pera Conference, arricchite da eleganti sentori tostati e affumicati, frutto del passaggio in legno. Il finale olfattivo è minerale, espressione tipica del suolo albariza.

E poi è il momento di UMBRETUM 1810, spumante a base di Garrido Fino in purezza, vinificato con metodo ancestrale. Con una gradazione di 11,5º, si presenta con un’elegante livrea gialla dorata, arricchita da brillanti riflessi verdognoli. La sua leggera torbidità, dovuta all’assenza di un filtraggio estremo, ne sottolinea l’autenticità. Al naso, regala una sinfonia aromatica spensierata e vivace, che richiama l’essenza di un vino andaluso coltivato su terreni di alberese. Le note di frutta matura si mescolano armoniosamente con sentori minerali e speziati, seguiti da delicati profumi di pasticceria, scorza di pompelmo, fiori bianchi, miele, e accenni di tostatura e affumicatura. In bocca l’ingresso è setoso, rivelando un vino ampio e avvolgente.

La visita a Bodegas Salado è stata un’esperienza straordinaria, capace di svelare un angolo affascinante della Spagna. Passeggiare tra i vigneti, assaporare i profumi intensi del terroir e scoprire le tecniche di vinificazione tramandate di generazione in generazione è stato un viaggio sensoriale unico.

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Alberto Chiarenza

Romano di nascita, ma cresciuto in Sud Africa in un ambiente in cui convivono, oltre ai britannici e boeri, tante etnie e religioni. Il contesto multirazziale e multietnico mi ha aperto la mente e consentito di conoscere nuove culture, aiutandomi nello sviluppo della personalità. Sono divenuto più aperto, curioso e tollerante. Mi piace definirmi un gentleman e mi piacciono le buone maniere, amo tanto il mare quanto la montagna, in modo intenso praticando le immersioni e le arrampicate. Mio padre mi ha trasmesso la passione per le riprese video che faceva in giro per il mondo con la sua cinepresa SUPER8. Tornato in Italia, mi diplomo sommelier e, successivamente inizio il percorso in ONAV come Assaggiatore e a breve Assaggiatore Esperto. Ho un blog ed un sito internet personale come "Alberto Winelover". Viva il vino e viva la vita. Cheers!

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