Nella splendida cornice di Villa Abbondanzi a Faenza è andata in scena l’edizione 2024 di Vini Ad Arte, l’Anteprima per la stampa delle nuove annate di Romagna Albana e Sangiovese. Un ringraziamento al Consorzio Vini di Romagna guidato dal Presidente Roberto Monti ed all’Agenzia Wellcome con Marta e Alessandra per l’ottima organizzazione e accoglienza.
Veniamo alle considerazioni complessive sui vini degustati rigorosamente alla cieca: la 2023 sarà ricordata, per sempre, come l’annata dei record in negativo, con il dolore ancora vivo della pesante alluvione e le inclemenze primaverili che hanno portato ad un taglio netto della produzione d’uva. Evidenti i cambiamenti strategici e di marketing, cui le aziende sono state obbligate.
Non tutto viene per nuocere. Le poche quantità raccolte hanno dimostrato un grande potenziale corredato da buone maturazioni fenoliche, in sincronia con quelle zuccherine. Un vantaggio meglio gestito dai bianchi, in particolare le Albana di qualità davvero elevata, con i 21 campioni targati 2023, che pur dimostrando carattere non soffrono le volubilità tanniche dei rossi.
Il Sangiovese, nei pochi esemplari (solo 10) della vendemmia 2023 presenti all’Anteprima, resta ancora indecifrabile seppur gradevole in alcune espressioni leggere e meno ingombranti del passato. Lo stile del futuro porterà verso lo snellimento degli apporti calorici e strutturati ormai anacronistici. Chi saprà farlo non avrà snaturato né il territorio, né il magnifico animo del varietale: avrà semplicemente compreso la tendenza evidente nelle scelte e nei gusti del consumatore, cui spetta l’insindacabile giudizio finale.
Le copiose 2022 restano, invece, troppo ancorate ad estrazioni e surmaturazioni solo in parte compensate da una corretta trama tannica. La 2021, a tratti di maggior ruvidezza, conserva bellezza di frutto e fragranze speziate con alcuni picchi di rara eccellenza. Il dado è tratto ed è giunta l’ora, per i vini di Romagna, di varcare il Rubicone verso le carte dei migliori ristoranti italiani. Con maggior consapevolezza e spirito costruttivo si intende.
Un doveroso cenno ai capolavori firmati nelle versioni “passito”: la storia dell’Italia intera viaggia attraverso nicchie enologiche meravigliose come queste, dove l’Albana sa recitare un ruolo da protagonista assoluto specie quando interviene l’attacco della Botrytis Cinerea (Muffa Nobile).
Di seguito l’elenco delle nostre valutazioni indicate in ordine alfabetico e senza graduatoria di merito. Sono campioni che hanno conseguito una valutazione alla cieca superiore ai 90/100.
Migliori Romagna Albana Secco 2023
I Croppi – Celli
Bianco di Ceparano – Fattoria Zerbina
Neblina – Giovanna Madonia
Gioja – Giovannini
Alba Nuova – La Cantina di Cesena
Frangipane – Tenuta La Viola
Vigna Rocca – Tre Monti
Arlus – Trerè
Migliori Romagna Sangiovese Superiore 2023
Noelia Ricci – Il Sangiovese – Predappio – Pandolfa Noelia Ricci
Vigna Palazzina – Mercato Saraceno – Tenuta Casali
Campo di Mezzo – Serra – Tre Monti
Migliori Romagna Sangiovese 2022
Alcjone – Superiore Imola – Cantina Mingazzini
Chiara Condello – Predappio – Condè
Mammutus Oriolo – Oriolo – La Sabbiona
Cesco 1938 – Predappio – Piccolo Brunelli
Rondò – Superiore Bertinoro – Tenuta De Stefenelli
Colombarone – Bertinoro – Tenuta La Viola
Franco Villa Poggiolo – Superiore – Villa Poggiolo
Beccafico – Superiore Oriolo – Poderi Morini
Migliori Romagna Sangiovese Riserva 2021
Raggio Brusa – Predappio – Condè
Vigna del Pruno – Drei Donà
Predappio di Predappio Vigna del Generale – Fattoria Nicolucci
Palazzo di Varignana
Don Pasquale – Podere Palazzo
Petrignone – Tre Monti
Manano – Bioni
Migliori Romagna Albana Passito
Scaccomatto 2022 – Fattoria Zerbina
Giulia 2022 – La Sabbiona
Ombre di Luna 2022 – Merlotta
Soprano 2022 – Tenuta Uccellina
Volo d’Aquila 2020 – Cantina Forlì Predappio
Fattoria del Monticino Rosso 2020
AR 2019 – Riserva – Fattoria Zerbina