Anphora Revolution: il format ideato da Helmuth Köcher patron del Merano Wine Festival

Approda a Vinitaly 2024 Anphora Revolution, il format ideato da Helmuth Köcher, patron di Merano Wine Festival e grande estimatore dell’utilizzo di questo contenitore per la produzione del vino.

Proprio Köcher inizia la degustazione guidata ricordando il suo interesse ventennale per le anfore e il suo interesse per la Georgia e i Qvevri, i tipici contenitori in anfora. I qvevri sono diventati patrimonio dell’Unesco e le vinificazioni sono sottoposte a regole rigidissime.

In Italia non esiste una regolamentazione e negli ultimi 10 anni la sperimentazione della terracotta è aumentata considerevolmente tra i vigneron. Diversi i produttori di anfore, quali Luca Risso, Francesco Tava, Massimo Carbone, Artenova della zona dell’Impruneta in Toscana: a seconda del contenitore, cambia l’espressivita’ del vino.

La degustazione ha visto l’utilizzo di un calice creato appositamente dall’azienda Italesse. La base del bicchiere è piatta per esaltare le morbidezza mentre tende a restringersi verso l’alto. Il primo vino a essere servito è stato VSQ Alto Adige Phineas V 2016 Azienda Arunda, ottenuto da uve Kerner, Riesling, Pinot Bianco vinificate in anfora, dal perlage fine, che brilla nel calice offrendo sentori di albicocca, nocciola, uvetta, frutta secca e miele. 72 mesi sui lieviti.

Tullum Docg Pecorino InAnfora – Feudo Antico – viene vinificato in anfore Tava da 750 litri con lieviti indigeni; le follature sono manuali, seguite da 3 mesi di macerazione sulle bucce. L’affinamento prevede altri 15 mesi e viene imbottigliato senza essere filtrato, prodotto in circa 2000 bottiglie. Al naso emergono nuance di mela cotogna, agrume, note erbacee, cera d’api. In bocca è equilibrato, con una bella sapidità in chiusura.

Falerno del Massico Doc Azienda Villa Matilde vede protagonista la Falanghina (biotipo Falerno) coltivata ai piedi dell’antico vulcano di Roccamonfina, un territorio ricco di cenere grigia e pomice. Dopo la fermentazione a temperatura controllata, il vino affina parte in anfore di terracotta (Artenova) per circa tre mesi e parte in acciaio. Segue un periodo in bottiglia. Agrumi, fiori bianchi, note salmastre, freschezza gustativa e piacevolezza di beva.

L’assaggio di Garnellen, Sauvignon Blanc di Andreas Dichristin di Tropfltalhof riesce sempre a emozionare oltre che convincere: nato dal vigneto vicino la cantina, non distante dal Lago di Caldaro, un vino che esprime eleganza e carattere, con note agrumate, pepe bianco ed erbe di campo, su finale di senape e fiore del cappero. In conduzione biodinamica, le uve vengono vendemmiate manualmente e fermentano in anfore Tava di diverse porosità, grazie all’azione dei lieviti indigeni. Sette mesi di macerazione e ultetiori 14 di sosta in argilla.

Grignolino D’Asti Doc Lanfora – Azienda Agricola Montalbera – è interessante per il colore rosa brillante, le note di lampone, geranio, peonia, spezie e un tannino deciso. L’affinamento prevede circa 10 mesi in anfore di terracotta dell’Impruneta di capienze diverse.

Valle d’Aosta Doc Syrah 870 Azienda Rosset Terroir: viti sono coltivate in altitudine a circa 800 metri, su terreni di origine glaciale. La vinificazione prevede la suddivisione in tre parti, di cui la prima sosterà un anno in barrique di rovere francese mentre per le altre due sono previsti anfora Tava e orcio toscano Impruneta Manetti per circa 12 mesi. Profilo olfattivo che rimanda alle spezie dolci, liquirizia, pepe nero, frutti rossi e neri. Freschezza struttura e un sorso dinamico.

Igt Toscana Amphora Vignamasso Azienda San Polo di proprietà di Marilisa Allegrini. Cantina situata a Montalcino, espressione elegante del suo Sangiovese. Da un’unica particella, contraddistinta da un’enorme roccia vulcanica, è ottenuto dalla vinificazione in anfora per 12 mesi utilizzando il grappolo intero.

Cannonau di Sardegna Le Anfore 2021 Olianas – Elena Casadei ha pensato a un progetto che riprenda le antiche tecniche che vogliono riportare la vinificazione alle sue origini: infatti la fermentazione e l’affinamento per 6 mesi avvengono in anfore di terracotta georgiane di importazione (fermentazione) e per l’affinamento si utilizzano invece gli orci di Artenova (Impruneta). L’azienda lavora in biodinamica e i contenitori scelti valorizzano il vitigno e il territorio. Meravigliosa espressione di cannonau, elegante al naso con profumi di rosa, ribes, mirto, macchia mediterranea. Tannino setoso.

Amarone della Valpolicella Docg Riserva Amfora Decem X – Azienda Pietro Zanardi che segue la filosofia biodinamica. Il vino è prodotto in 800 bottiglie. Pietro inizia a produrre in anfora nel 2013 da Tava. Vitigni utilizzati: Corvina 70%, Molinara e Croatina. Macerazione e 3 anni in anfora, con altri 3 anni in barrique e 3 anni in tonneau e dodici mesi di bottiglia. In bocca il sorso è equilibrato, di grande freschezza e l’alcol è ottimamente integrato. Bouquet ampio, con prevalenza di sfumature terziarie.

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Olga Sofia Schiaffino

Medico Psichiatra, stregata da Dioniso, sommelier dal 2013,degustatore ufficiale, miglior sommelier della Liguria 2019. Recentemente ho inoltre superato il Wset level 3 a pieni voti. Blogger, comunicatrice del vino, media partner. Operatore enoturistico certificato. Ideatrice della prima guida social "I vini del Cuore". Una passione per le storie del mondo del vino che alimento con visite, degustazioni, approfondimenti e studio... e che amo raccontare con la mia "penna virtuale".

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