A Salerno torna “Buonissimi”: 10 piatti tra ricerca e sostenibilità, nella cornice del porto di Marina d’Arechi

Parlare di ricerca è d’obbligo, soprattutto di fronte alle malattie gravi dell’infanzia, quelle che spesso neanche fanno notizia, tanto siamo frastornati da immagini violente in giro per il mondo. Eppure esistono iniziative, eventi, raccolte fondi che salvano vite umane nel vero senso della parola. La metafora, lo diciamo subito a scanso di equivoci, cruda dell’immagine di tre autobus colmi di bambini che evitano ogni anno di precipitare da un dirupo, salvati dalle tecnologie avanzate offerte grazie all’azione efficace del progetto “Editor” di Buonissimi, è l’emblema dell’opera di molti a supporto dell’intera Umanità.

L’Associazione OPEN (Oncologia Pediatrica E Neuroblastoma) OdV guidata dalla Presidente Anna Maria Alfani, toccata direttamente dal dolore, si è posta l’obbiettivo di arrestare la folle corsa verso la morte e l’iniqua sofferenza di tanti ragazzi. Lo fa da sempre con l’aiuto fondamentale di Silvana Tortorella e Paola Pignataro, amiche di cuore che hanno condiviso la voglia di rialzarsi di Anna Maria e fronteggiare a viso aperto “la bestia”, affinché altri genitori non condividano in futuro la medesima sorte.

“Nutrire la Ricerca dalla A alla Z” è il tema proposto quest’anno: oltre 300 tra cuochi, chef Stella Michelin, pizzaioli, pasticceri, cantine, birrifici e bartender. Allora perché non approfittarne proponendo una lista di piatti gourmet in abbinamento con i vini della serata? Ben 10 ricette uniche, scelte a caso tra le tantissime degustate durante Buonissimi 2024 per stile, gusto, originalità ed eleganza. Alla fine i veri vincitori sono la ricerca e la solidarietà magari in un corretto e consapevole pairing cibo-vino indicato nelle regole salutari della Dieta Mediterranea.

Ecco i 10 piatti di Buonissimi 2024

Taverna Estia – Francesco Sposito – Risotto, bufala e colatura

Foto © Alessandra Farinelli

Riuscire ad equilibrare i sapori in un piatto complesso come quello proposto da chef Sposito è davvero difficile. La scelta del riso Magnum di Hera nei Campi ha consentito un’ottima mantecatura tra mozzarella di bufala e colatura di alici. Vino in abbinamento Fiano di Avellino “Elle” 2022 – Laura De Vito.

Acqua Pazza – Gennaro Marciante – Millefoglie di alicetta salata Acquapazza Gourmet 10 mesi di stagionatura, arancia candita e finta mayo di limoni

La regina della Costiera Amalfitana, l’alicetta salata proposta in due consistenze tra una parte croccante ed una liquida nell’ancestrale Colatura di Alici, preparazione che si tramanda da generazioni. Vino in abbinamento Spumante Brut “Selim” – Viticoltori De Conciliis.

Casa Federici – Francesco Cerrato – Riso di pasta aglio olio e peperoncino

Curiosa e intrigante commistione l’idea di realizzare un riso di pasta, proposta nella rivisitazione della celebre aglio, olio e peperoncino. Amalgama di forte impronta, che però non sacrifica l’eleganza finale all’assaggio. Vino in abbinamento: Cilento Fiano “Vigna Girapoggio” 2022 – Verrone Viticoltori.

Veritas – Marco Caputi – Ricordo di un risotto allo zafferano

L’aromaticità è il segno tangibile della ricetta pensata da Marco Caputi per Buonissimi. Non è un pre-dessert ma neppure un piatto salato. Pura fantasia, tecnica e consistenza dei sapori, basta chiudere gli occhi. Vino in abbinamento: IGT Campania Falanghina “Alabastra” 2016 – Cantine Pintore & Valentino.

Li Galli dell’Hotel Villa Franca di Positano – Antonio Mezzanino e Domenico Langella – Bao di ricciola marinata alla rapa rossa, maionese al wasabi, caviale di aringa, germogli e popcorn

Delicatezza dall’inizio alla fine. Può essere trattato da finger food, anche se la calma necessaria per l’assaggio delle sue componenti richiede una comoda seduta al tavolo muniti di forchetta e coltello. Vino in abbinamento: Franciacorta Brut Metodo Classico – Ricci Curbastro.

President – Paolo Gramaglia – un tuffo dal trampolino del Vesuvio

Le creazioni di chef Gramaglia rasentano la perfezione di un quadro pittorico. In questo caso a dominare è il Vesuvio con tanto di piccola colata gustosa. Vino in abbinamento: Greco di Tufo 2021 – Cantine Di Marzo.

Re Santi e Leoni – Luigi Salomone – Ceviche cocco ananas e arachidi

Foto © Alessandra Farinelli

Consistenza ed elementi saporiti all’interno di una cornice vivace e fresca tra la ceviche e il cocco. Cromaticamente e gustativamente di gradevole impatto. Vino in abbinamento: Colli di Salerno IGT “Quartara” 2020 – Lunarossa.

Wip Burger – Domenico Fortino – Il mio territorio

Non poteva mancare una menzione degna di nota per la pietanza campana conosciuta ed esportata in tutto il mondo: la pizza. Domenico Fortino la rivisita nella classica scarola e alici, rigorosamente in versione “bianca”. Vino in abbinamento: IGT Colli di Salerno “Gabry” Pet Nat di Lenza Viticoltori.

La Terrazza by Casa a tre Pizzi – Gabriele Martinelli – Gnocco di baccalà

Lo gnocco della tradizione natalizia, che incarna l’idea di frittellina di baccalà. Immerso in un consommé salato diventa un piatto unico appetitoso per concludere il pasto. Vino in abbinamento: IGT Colli di Salerno “2mila18” Fiano 2022 – Mila Vuolo.

Nunù Patisserie – Giovanna Di Napoli – Bignè croquelin cremoso al limone namelaka alla fragola confit di fragola meringa croccante alla menta

Da assaporare in un semplice boccone, dando cura alla mescolanza delle varie componenti. Superba la namelaka alla fragola e rinfrescante il croccante alla menta. Suggeriamo, per una volta, l’assaggio in pura meditazione usando la fantasia nel proporre anche tisane o preparazioni analcoliche fredde a base di frutta.

Ecco di seguito tutte le nostre interviste

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Luca Matarazzo

Giornalista, appassionato di cibo e vino fin dalla culla. Una carriera da degustatore e relatore A.I.S. che ha inizio nel lontano 2012 e prosegue oggi dall’altra parte della barricata, sui banchi di assaggio, in qualità di esperto del settore. Giudice in numerosi concorsi enologici italiani ed esteri, provo amore puro verso le produzioni di nicchia e lo stile italiano imitato in tutto il mondo. Ambasciatore del Sagrantino di Montefalco per il 2021 e dell’Albana di Romagna per il 2022, nonché secondo al Master sul Vermentino, inseguo da sempre l’idea vincente di chi sa osare con un prodotto inatteso che spiazzi il palato.

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