Abbiamo inviato i nostri cronisti Carolina Leonetti e Andrea Russetti a raccontare un evento importante nel panorama della produzione italiana dell’Olio Extravergine d’Oliva. Leggiamone il loro interessante resoconto.
Nella splendida cornice dell’Osteria del Treno, lo scorso 4 Marzo, Gambero Rosso e il Consorzio IGP Olio di Puglia hanno acceso i fari sull’Oro Verde di Puglia, l’Olio Extravergine d’Oliva. Un appellativo pregiato quanto la storia millenaria della coltivazione dell’ulivo in questa regione. Una tradizione produttiva che si tramanda di generazione in generazione.
Grande l’affluenza per le degustazioni, accompagnate da alcune eccellenze gastronomiche del territorio delle aziende: Le 4 Contrade, Il Quadrato Delle Rose, Masseria Cusmai e Masseria Miscioscia, oltre che da alcuni assaggi iconici dell’Osteria e da una bella selezione di vini del territorio del Consorzio Primitivo di Manduria DOP, Salice Salentino DOP e Brindisi DOP.
Un percorso di valorizzazione di questa eccellenza che Maria Francesca Di Martino, Presidente del Consorzio IGP Olio di Puglia, descrive così: “Il nostro Consorzio, in sinergia con Gambero Rosso, sta realizzando, in Italia ed all’estero, una serie di iniziative volte a promuovere il prodotto cardine della nostra regione, l’olio extra vergine di oliva. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere e riconoscere anche e soprattutto ai non addetti al settore che più del 40% dell’olio evo di qualità prodotto in Italia è in realtà made in Puglia”.
Una bella carrellata delle tante tipicità varietali: l’oliva Leccino, la Coratina, la Cellina di Nardò, la Paranzana e l’Ogliarola. La presidentessa del Consorzio precisa che la nascita dello stesso avviene nel 2020 subito dopo l’ottenimento della certificazione IGP olio di Puglia del dicembre2019. Il Disciplinare prevede che tutte le fasi di produzione dell’olio siano effettuate in Puglia: le olive sono pugliesi, i frantoi hanno gli stabilimenti nella regione così come gli imbottigliatori. Il logo del Consorzio ha come simbolo una moneta traiana (una donna con in mano un trancio di olivo) riferimento alla strada traiana che fa da trait d’union tra le province pugliesi.
Un numero importante: in Puglia ci sono più di sessanta milioni di piante d’olivo, la regione rappresenta, da sola, circa la metà del prodotto oleario nazionale. Tanti i riconoscimenti: qui risiedono alcune delle aziende più iconiche del settore, sintomo di un prodotto che sta sempre più dimostrando che qualità e quantità possono andare di pari passo
Si dice che “Ogni Puglia ha il suo albero” perché gli ulivi secolari pugliesi sono dei monumenti viventi, un manifesto regionale. Queste piante influenzano l’ecosistema locale circostante, ma anche l’economia e la cultura da tante ere, basta guardare lo Stemma Regionale in cui campeggia un florido ulivo.
I marcatori più indicativi sono l’amaro leggero e un retrogusto che rimanda a erbe e/o ortaggi. I profumi ricordano mandorla, erba tagliata, carciofo, all’interno di un corredo aromatico mediamente intenso. Il colore dell’olio non dovrebbe influenzarci, d’altronde le degustazioni nelle commissioni tecniche prevedono calici che non lo lascino trapelare (al fine di non condizionare l’analisi organolettica), comunque le nuance possono andare dall’oro intenso al verde scuro. La torbidità è naturalmente dovuta a una voluta assenza di filtraggio al fine di conservare ancora di più le qualità del frutto.
Le qualità nutritive sono di ottimo livello, l’acidità è dello 0.4%, vi è ricchezza di acido oleico, antiossidanti (tocoferolo), vitamina E e caroteni. La raccolta avviene quasi esclusivamente a mano, garantendo selezione fin dall’inizio al fine di evitare malattie, fermentazioni o muffe.
La Xylella e il futuro
Non poteva mancare un accenno al male che ha falcidiato l’olivicoltura negli ultimi anni. Il Batterio Xylella Fastidiosa è giunto in Puglia nel 2008 presumibilmente da piante di Caffè Costaricane e in pochi anni ha ridotto la popolazione degli uliveti di quasi il 90%. Circa 21 milioni di ulivi morti, in alcuni casi espiantandoli preventivamente per tentare di arginare il male. Sebbene sia rallentata è ancora presente nel territorio e i produttori stanno rispondendo alla battaglia adottando cultivar resistenti come il Leccino, che vedremo sempre di più in futuro.
La degustazione tenuta da Indra Galbo, della guida Oli d’Italia di Gambero Rosso
Taurino – IGP Olio di Puglia monocultivar Leccino
Siamo nella zona del Salento, dove i fratelli Donato e Rosaria conducono l’Azienda Agricola. Tutte le fasi del processo produttivo, dalla produzione delle olive, all’estrazione, all’imbottigliamento avvengono nell’azienda stessa. Assaggiamo un olio delicato, equilibrato e leggermente fruttato che bene si abbina a piatti a base di pesce e ad insalate delicate.
Pantaleo – IGP Olio di Puglia monocultivar Coratina
Oltre cento anni di tradizione e quattro generazioni di imprenditori che creano prodotti di alta qualità. La varietà Coratina è la regina di gran parte della Puglia, è la varietà che contiene più polifenoli. L’olio degustato presenta un amaro e piccante importanti con sentori di rucola ed erba tagliata.
Olearia Clemente – IGP Olio di Puglia (blend di Coratina e Ogliarola)
Siamo a Manfredonia dove da oltre 120 anni la famiglia produce olio di oliva direttamente dai loro uliveti che si estendono nel cuore del Parco Nazionale del Gargano. Il prodotto in degustazione si presenta delicato con note di mandorla dolce ed erbacee.
Olio Guglielmi – IGP Olio di Puglia monocultivar Coratina
Azienda molto estesa e celebre di Andria. Naso erbaceo, vegetale, ricordi di mandorla, sensazioni di zenzero. L’assaggio è deciso, molto amaro ma anche piccante, coerentemente vegetale.
Frantoio Oleario Congedi – IGP Olio di Puglia (blend di Favolosa e Coratina)
Altra azienda salentina che unisce la qualità a un grande impegno nella sostenibilità. Sentori al naso di foglia di pomodoro, carciofo, mandorla amara e vegetale, corpo medio.
Frantoio Bitetti – IGP Olio di Puglia monocultivar Coratina
Siamo a Ginosa: l’azienda racconta una passione tramandata di padre in figlio. Di grande equilibrio, al naso emergono sensazioni di valeriana, verdure, piccantezza media e ben amalgamata.
De Carlo – IGP Olio di Puglia (blend di Coratina, Ogliarola Barese, Leccino, Peranzana)
Azienda storica del barese. Naso ricco di note vegetali, di vario genere, dalla cicoria al caco, passando per erbe di campo e mandorle. Equilibrio gustativo puntuale, lascia una lunga e piacevole scia al suo passaggio.
Le Ferre – IGP Olio di Puglia monocultivar Coratina
In provincia di Taranto, produce, confeziona e commercializza olio extravergine d’oliva. Posta in una vallata tra mare e collina con un microclima ideale per coltivazione delle olive. In assaggio un olio dalla spiccata piccantezza, sentori vegetali e mandorla amara.
Di Martino – IGP Olio di Puglia monocultivar Coratina
Da oltre trecento anni produce olio. Innovazione e tradizione si fondono per dare vita a prodotti di qualità espressione evidente del territorio. Verticale e tagliente in degustazione, dove il vegetale e la mandorla amara sono bene evidenti.