La storia di Casata Mergè ha inizio nel 1960 con Manlio Mergè, padre di Massimiliano, quando il vino ancora si portava sfuso a Roma con il carretto. Siamo nella Denominazione Frascati, un’azienda a conduzione familiare con il supporto di uno staff di professionisti che ha permesso di conseguire obbiettivi impensabili alle origini.
Grazie all’enologo Maurilio Chioccia i loro vini sono un riferimento nel panorama enologico laziale. Con Maddalena Mazzeschi, che ne cura le relazioni con la stampa abbiamo avuto modo di approfondire la qualità dei loro prodotti visitando la cantina.
Casata Mergè è particolarmente nota per la produzione di vini bianchi come il Frascati Superiore: il risultato di una meticolosa selezione di uve Malvasia di Candia, Malvasia del Lazio, Trebbiano Toscano e Bombino Bianco. La combinazione di tecniche di vinificazione moderne e tradizionali permette di ottenere un prodotto che rappresenta l’eccellenza della tradizione enologica dei Castelli Romani.
Oltre al Frascati Superiore, la cantina produce una gamma di altri vini bianchi e rossi, tra cui un Marino DOC e un Monteporzio Catone Rosso DOC. L’Enoturismo è uno dei punti cardine di Casata Mergè. La cantina apre le sue porte ai visitatori, grazie alla ristrutturazione del casale e della grotta, offrendo la possibilità agli appassionati e professionisti del settore, di partecipare a visite guidate dei vigneti e delle cantine. Queste visite si concludono con degustazioni dei vini, accompagnate da prodotti tipici locali, permettendo ai visitatori di scoprire i segreti della produzione vinicola dei Castelli Romani e di apprezzare la bellezza e l’autenticità del territorio.
Innovazione e Tradizione nei Vigneti Sesto Ventuno
All’interno dell’azienda i vigneti ultra cinquantenari rappresentano un patrimonio inestimabile, conferendo ai vini caratteristiche uniche. Gli ettari vitati sono 25 con un’esposizione ottimale e ventilata, che riduce al minimo i trattamenti. Le piante arboree mediterranee presenti fungono da antagonisti naturali, contribuendo a un equilibrio ecologico.
Una parte del vigneto è stata sovrainnestata con cloni di Sauvignon Blanc, grazie alla presenza di stratificazioni laviche e terreno basaltico ricco di silicio, ideale per questo vitigno. Per ottimizzare il lavoro in vigna, i vigneti sono suddivisi in quadri secondo le caratteristiche geologiche del terreno. Le potature corte a speroni con il sistema GDG (Geneve Double Courtin) sono perfette per piante con gemme basali molto fertili e varietà erette.
Oggi vi presentiamo il Frascati Superiore Riserva Sesto Ventuno di Casata Mergé, un vino che incarna l’eccellenza e la tradizione vitivinicola del Lazio. La degustazione ha riunito esperti del settore, giornalisti e appassionati, tutti accomunati dal desiderio di scoprire le peculiarità di questa etichetta in una strepitosa verticale dalla annata 2022 alla 2016.
Il vino si distingue per un carattere deciso; prodotto con un blend di Malvasia Bianca di Candia e Malvasia del Lazio, rivela subito eleganza al naso, con note floreali e fruttate (frutta bianca) che si intrecciano armoniosamente a sentori di miele e spezie dolci con un finale che ricorda la mandorla. Caratteristica predominante la brillantezza del colore paglierino dai riflessi dorati, segno di una maturazione ottimale e di una cura meticolosa in cantina. Al palato, il Sesto Ventuno si presenta avvolgente e strutturato, con una perfetta armonia tra freschezza e morbidezza, e un finale lungo e persistente che lascia una piacevole sensazione di mandorla e agrumi.
La vinificazione avviene in acciaio inox a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di rovere francese per almeno 12 mesi, che conferisce al vino una maggiore complessità e un bouquet aromatico ricco e variegato. Maurilio Chioccia, enologo di Casata Mergé, ha spiegato durante l’evento: <<Il Sesto Ventuno è il risultato di una ricerca continua della qualità e del rispetto delle tradizioni. Ogni fase della produzione è seguita con grande attenzione per ottenere un vino che possa rappresentare al meglio il territorio>>. Con la sua eleganza e complessità, questo vino promette di essere un ambasciatore del Lazio nel mondo, rappresentando al meglio l’eccellenza e la passione dei suoi produttori.