La terza edizione di “Vini d’Abbazia”, svoltasi nel suggestivo Chiostro di Fossanova a Priverno (LT), si è conclusa con un successo straordinario, con oltre quattromila visitatori in tre giorni, ed ha offerto un viaggio unico attraverso la storia e i sapori dei vini prodotti nelle abbazie e nei monasteri.
L’evento ha visto la partecipazione di un’impressionante schiera di produttori: venti abbazie italiane, dieci francesi e l’antica abbazia georgiana di Alaverdi hanno condiviso i loro tesori enologici con il pubblico.
Accanto a tali nomi prestigiosi, hanno brillato le otto Cantine della Strada del Vino di Latina, i produttori della Strada del Cesanese del Piglio e del Consorzio del Cesanese DOCG, le cantine della DOC del Cabernet di Atina, nonché le Cantine associate a Confagricoltura Latina.
Uno degli aspetti più apprezzati sono state le Masterclass, che hanno permesso agli appassionati di approfondire la propria conoscenza enologica. Particolarmente seguite le sessioni dedicate alle bollicine francesi e ai grandi rossi della Borgogna, organizzate in collaborazione con Les vins d’Abbayes.
Un’altra degustazione di grande richiamo è stata quella sulla tradizione dei vini monastici della Georgia, tenuta dall’enologo Donato Lanati, con uno sguardo approfondito su una delle tradizioni vinicole più antiche del mondo.
Marco Carpineti, titolare dell’omonima cantina, ha catturato l’attenzione del pubblico con vini che escono dagli schemi per qualità e finezza, grazie a una continua ricerca e sperimentazione di nuove tecniche di vinificazione. Non sono mancati momenti di approfondimento sui vini locali, con incontri dedicati al Cesanese, al Bellone, al Cabernet di Atina, ai vini estremi delle Alpi e a quelli prodotti in anfora, tutti accolti con grande entusiasmo dai winelover presenti.
Tra le degustazioni di rilievo, spiccano quelle del Monastero di Bose San Masseo, situato nei pressi di Assisi. Maddalena Mazzeschi, comunicatrice, ha presentato il Grechetto Assisi DOP Bio, il Rubeum Umbria Rosso IGT Bio 2022 e il Vermut Masseo, che hanno conquistato i palati dei presenti.
L’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, situata ad Asciano in provincia di Siena, ha portato all’evento la sua secolare tradizione vinicola. Dal 1319, i monaci dell’Ordine dei Benedettini di Santa Maria di Monte Oliveto Maggiore seguono la regola “ora et labora”, dedicandosi con sapienza alla produzione di vini eccellenti. Tra questi, hanno suscitato particolare interesse il 1319 Rosatum Toscana IGT 2020, il Rosso Toscana IGT (blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot) e il pregiato Passito del Priore IGT.
Parallelamente alle degustazioni nel Chiostro, il Borgo di Fossanova ha ospitato lo Slow Food Village, un’iniziativa che ha arricchito ulteriormente l’offerta gastronomica dell’evento. Qui, i visitatori hanno potuto assaporare specialità e presidi selezionati dall’associazione Slow Food, creando un perfetto connubio tra i vini d’abbazia e le eccellenze culinarie del territorio.
L’interesse per “Vini d’Abbazia” ha varcato i confini nazionali, attirando l’attenzione di riviste specializzate internazionali come Decanter, Wine Enthusiast e The Drink Business, che hanno inviato i propri corrispondenti per seguire la manifestazione.
Il successo di “Vini d’Abbazia” è stato reso possibile grazie al supporto di numerosi enti e istituzioni. L’evento, gratuito per gli espositori, ha beneficiato del contributo della Regione Lazio e dell’ARSIAL, della Camera di Commercio Frosinone Latina e della sua azienda speciale Informare, nonché di Confagricoltura. Fondamentale è stata anche la collaborazione del Comune di Priverno, di Oltre Roma wine tour, dei sacerdoti missionari dell’Istituto del Verbo Incarnato che curano l’Abbazia di Fossanova, della Direzione Regionale Musei Lazio e di Slowine.
Da sottolineare anche il prezioso supporto di AIS Latina, con la presenza del Delegato Umberto Trombelli, recentemente premiato come miglior Sommelier del Lazio, che ha coordinato il servizio ai banchi di degustazione e alle masterclass con grande professionalità.
La terza edizione di “Vini d’Abbazia” si è dunque confermata come un appuntamento imperdibile per gli amanti del vino e un importante momento di valorizzazione delle eccellenze enologiche e culturali del territorio. L’evento ha saputo coniugare la tradizione millenaria della produzione vinicola monastica con le più moderne tecniche di vinificazione, offrendo ai visitatori un’esperienza unica nel suo genere. La presenza, per la prima volta, di 20italie ha aggiunto un ulteriore elemento di novità e interesse all’evento, ampliando ulteriormente la gamma di vini e produttori presenti.