L’associazione Brisighella anima dei tre Colli presenta al pubblico la versione “Brix” di Romagna Albana Docg: un modo innovativo di raccontare il territorio.
Ne abbiamo parlato a più riprese e finalmente il momento è arrivato. L’Albana “Brix” ha sciolto gli indugi arrivando ai nastri di partenza per poter essere immessa in commercio. Possiamo dirlo subito, a scanso di equivoci: siamo di fronte all’ufficializzazione di una versione “Riserva”, un nuovo percorso per narrare le diverse anime dei vignaioli di Brisighella.
Un terroir altamente composito, che vede la suddivisione (per pura approssimazione) in tre areali contraddistinti ciascuno da suoli e fattori ambientali variegati. Non è stato semplice vista la notevole complessità dei terreni, delle esposizioni e, perché no, della mano dell’uomo in cantina. Proprio gli stili produttivi rappresentano, attualmente, l’unica vera incognita del racconto. Se possano divenire virtù od ostacoli alla crescita complessiva del comparto lo dovremo analizzare con il tempo e le future annate.
Di sicuro il mercato ci ha abituato ad una richiesta di maggior uniformità, anche a scapito del carattere del vino e del vigneron che lo produce. Segnali positivi, però, vengono dalla forte unità dello schema associativo, non l’unico presente nella fervente Romagna. Il Presidente, Cesare Gallegati, non nasconde la propria emozione: <<dietro al progetto c’è un gruppo affiatato di persone e amici che hanno deciso di credere in un sogno, quello di parlare del territorio a tutto tondo, non soltanto per la componente enologica per noi preminente, ma anche per le bellezze naturali, agricole e culturali di Brisighella>>.
L’unione fa la forza è il vero segreto di successo per fronteggiare le difficili sfide del futuro, attraverso i 3 simboli della cittadina medievale: la Torre dell’Orologio, a rappresentare lo scorrere del tempo, le terre fini miste tra sabbie gialle plioceniche e argille rosse-grigie-azzurre. La Rocca Manfrediana, avamposto difensivo, per la vena del gesso e il Santuario del Monticino con marne ed arenarie compatte.
Nord, Centro, Sud in parallelo ben suddivisi dalla linea sinuosa del fiume Lamone che ha lasciato ferite ancora visibili della tragica alluvione del 2023. Le 19 cantine scommettono sul fatto che non sarà l’unico Brix quello dell’Albana e che si potrà estendere la medesima idea anche al principe dei rossi, il Sangiovese.
A proposito di Albana, cosa prevede nel concreto il disciplinare interno sottoscritto per la produzione della nuova tipologia? Anzitutto l’identificazione dei vigneti da cui provengono le uve selezionate, il contenimento del potenziale alcolico a massimo 14° Vol., la macerazione sulle bucce massimo 24 ore, la fermentazione consigliata con successiva maturazione in barrique o tonneaux tra i 6 ed i 12 mesi e l’uscita in un unico giorno concordato di settembre dopo 24 mesi dalla vendemmia, di cui almeno 6 trascorsi in bottiglia.
La Masterclass di 8 espressioni di Albana Brix targate 2022 è stata preceduta, il giorno prima, da una cena di gala al Convento Emiliani di Fognano, curata dallo chef una Stella Michelin Gianluca Gorini, con piatti concepiti dalle materie prime uniche offerte dal luogo. Delle note degustative ai vini ne parlerà a breve il collega di redazione Matteo Paganelli.