Ci siamo sempre chiesti se sia nato prima l’uovo o la gallina. Adesso, nella splendida cornice del Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli, la domanda che ci balena in mente è una sola: la pizza è ancora italiana?
A giudicare dal primo posto parimerito tra Diego Vitagliano e Francesco Martucci, nella classifica di 50 Top Pizza World 2023, potremmo propendere per un responso positivo. Questo se non si tenesse conto della cronologia completa delle altre 99 posizioni, ove, con grande stupore, ne abbiamo davvero viste di tutti i colori.
Nulla di nuovo in realtà: l’Italian Style (da non confondere col famigerato Italian Sounding) è sinonimo di buona tavola e, soprattutto, buona vita. La pizza non poteva esimersi dal rispecchiare la parte positiva del Belpaese, fonte di allegria, convivialità e sapori. Da Napoli, capitale di questa nobile pietanza, al mondo intero, il passo è stato breve.
E per sfatare un altro tabù, non sono solo emigrati a portare il verbo dell’Italia all’estero. Sempre più cittadini di varie nazionalità, per nulla imparentati con le nostre origini e cultura, riescono a compiere il passo decisivo aprendo locali da Top player della categoria. Posti dove la pizza diventa regina assoluta del territorio, ambita dalle classi sociali senza distinzioni di natura economica. Una sorta di “livella”, per citare un altro grande partenopeo come Totò, che pone sullo stesso piano il ricco e il povero, alla ricerca continua di sperimentazioni o di classicità.
L’alimento viene contaminato, trasfigurato, per poi ritornare tale dalle vie della globalizzazione nelle nostre case. Non possiamo pensare che tale processo a ritroso manchi di influenzare anche le visioni dei padroni di casa, eccellenti maestri negli impasti e ancor più nel dressing, così come viene chiamato, in termine tecnico, il condimento.
Nella scelta delle materie prime di assoluta qualità, nel loro accostamento a volte quasi onirico, sta il segreto di ogni artista che dedica anima e corpo alla pizza. Un marchio che contraddistingue una “setta” di buongustai prima che pizzaioli, rispettosi di esaltare al meglio i gusti degli avventori, colpendo la loro fantasia e insegnando cosa voglia dire mangiar bene.
Spazio, dunque, ai protagonisti, tra premiati e organizzatori, in attesa della classifica 2024 di Top 50 Pizza.
(Le foto allegate al presente articolo sono di ph. Alessandra Farinelli per 50TopPizza)